Se i bulli conoscono le vittime e le perseguitano per sottolineare i ruoli sempre ben definiti all’interno dei gruppi, i “maranza” sono altro, sono bande di ragazzi che vanno in giro a commettere gesti anche di microcriminalità ai danni di persone sconosciute, capitate sulla loro strada per caso.
Popolari Tik Tok, sono giovanissimi che si radunano e si muovono con il preciso scopo di importunare e infastidire il prossimo. Un fenomeno sociale che si sta diffondendo ovunque nel Paese.
Il termine “maranza” nello slang giovanile milanese è attribuito ai ragazzi di strada che vanno in giro in comitive numerose, provengono dalle periferie cittadine e si atteggiano a bulli. Sono ben identificabili per il loro stile: capelli arruffati, tuta in acetato di marca, borsello a tracolla e maglie delle squadre di calcio, collane e orologi vistosi. Molti di costoro apprezzano il rap o la trap francese, i cui testi fanno riferimento alla strada.
La prima comparsa “ufficiale” fu una maxi rissa tra migliaia di giovani sulla spiaggia di Castelnuovo del Garda nel 2022, dove si erano dati appuntamento tramite TikTok.
Altro caso fu quello di Riccione, allorchè la città fu invasa da questi gruppi di ragazzi che per settimane portarono scompiglio importunando cittadini, turisti e prendendo di mira specialmente giovani minorenni.
I “maranza” amano pubblicare i video in cui insinuano di “avere dominio sul territorio”, “far casino” e fanno minacce di vario genere a corredo di video in cui sostanzialmente corrono su e giù per le vie delle città o ballano in maniera forsennata in strada. Ma ci sono i video di chi è spaventato dalle voci, leggende, ma anche da alcuni fatti di cronaca che li riguardano. E ci sarebbero i video sotto l’hashtag #maranza su TikTok anche dai connotati razzisti: spesso, infatti, ai video delle risse vengono aggiunte delle bandiere del Marocco, mentre in altri si utilizzano frasi del tipo: “Riccione è diventata un’Africa” e simili. Lo stesso TikTok, su alcuni contenuti, applica il banner che recita: “La partecipazione a questa attività potrebbe causare pericoli a te o ad altri”.