Una ricerca americana conferma che ad avere le conseguenze più gravi, a parità di messaggi inviati dalla classe durante le lezioni, in termini di rendimento sono le ragazze. I ricercatori dell’American Psychological Association che hanno messo a fuoco questa differenza hanno lavorato presso il Delaware Community College e hanno analizzato il comportamento di 211 ragazze e 192 ragazzi tra i 13 e i 16 anni di questa scuola nelle campagne del Midwest americano. Stesse origini, analoghe abitudini di vita, uguale dipendenza dai mezzi tecnologici.
I componenti del campione partivano alla pari, ma alla fine sono state le ragazze ad ottenere i voti peggiori, perché si erano lasciate coinvolgere dalla pratica dei messaggini. Le loro valutazioni sono risultate negative, il loro coinvolgimento nella vita accademica si è dissolto, come il senso di appartenenza all’istituzione educativa.
La causa? La differente ottica con cui si inviano gli Sms. Mandare un sms per i maschi significa organizzare questioni pratiche, come l’ora della partita di calcio o l’appuntamento per il cinema, mentre per le ragazze ogni frase digitata rappresenta un investimento dal punto di vista emotivo e sociale.
Ricerche recenti hanno calcolato che in media un teenager manda e riceve 167 messaggi al giorno e che usa gli sms come principale forma di comunicazione (solo il 40 per cento dei ragazzi usa il telefono per fare delle chiamate). Nello studio pubblicato dalla Associazione americana di psicologia gli esperti precisano che le ragazze sono distratte a vari livelli dai messaggini che ricevono e spediscono e che ciò finisce per avere un contraccolpo significativo sulla resa scolastica.