Al centro Asante di Palermo, dove vivono 145 minori di diversi paesi africani, si sono recati 80 studenti di tre licei (Meli, Galilei e Cannizzaro) e della scuola per stranieri Polipolis, che cosi hanno avuto modo di conoscere le opere degli ospiti stranieri frutto dei laboratori di pittura, nella web radio, e nella mensa con piatti tipici.
I ragazzi vengono per lo più da Gambia e Guinea Bissau, ma anche da Senegal, Nigeria, Costa d’Avorio, Mali, Camerun, Niger, Benin, Togo e Pakistan.
Tra i partecipanti all’evento anche il sindaco Leoluca Orlando e il presidente regionale dell’Unicef Umberto Palma. All’interno del centro l’Unicef insieme ad Intersos segue molti giovani. Inoltre alcuni ragazzi del liceo scientifico Galilei grazie a una convenzione trascorreranno alcuni giorni alla settimana con i ragazzi in attività di volontariato nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro.
“Avevamo conosciuto già a scuola alcuni ragazzi di questo centro – dice la studentessa Anna C. di 15 anni del liceo Meli – e ci aveva stupito lo spirito ed il coraggio con cui raccontavano la loro storia. Oggi siamo contenti di conoscerli da vicino perché loro sono come noi con le nostre stesse necessità e i nostri bisogni che sono quelli di ascoltare musica, dipingere, leggere e parlare. La chiusura oggi non porta a niente perché siamo davanti a persone che sono come noi e giornate come queste lo dimostrano. L’integrazione fa bene a loro ma anche a noi perché possiamo imparare tanto dalla loro cultura”.
{loadposition deleghe-107}
Asante è il centro più grande di Palermo che si articola in due rami della stessa onlus: Elom e Azad. La struttura, aperta dal dicembre del 2015, in questo momento ospita 145 minori stranieri. SI tratta di una palazzina di sei piani con 90 camere, doppie o triple, ognuna con bagno e grandi sale per le riunioni. Gli operatori sono, complessivamente 20 per ogni centro e, tra questi ci sono due psicologi, alcuni educatori e due assistenti sociali.
I pasti vengono forniti dalla società AC service che cerca di rispettare per quanto possibile i gusti delle nazionalità presenti. Inoltre, due medici effettuano le visite mediche due volte a settimana. Nella struttura ci sono alcune postazioni internet e una sala preghiera dove raccogliersi.