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I muoni sotto la lente delle scuole italiane

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I fisici sanno bene cosa sono gli atomi muonici e sanno anche che la componente muonica degli sciami atmosferici estesi che arriva sino al suolo lascia degli interrogativi come ad esempio qual è l’origine di particelle primarie di così alta energia ed altri ancora.
Fra i primi a studiare l’atomo muonico fu Enrico Fermi e non deve fare meraviglia se il centro Fermi nato per dare vita a ciò che il grande scienziato, avrebbe voluto realizzare in Italia, ovvero un Centro di Studi e Ricerche alle frontiere delle conoscenze scientifiche, abbia lanciato il Progetto Strategico EEE, coinvolgendo le istituzioni scolastiche con l’obiettivo di conciliare ricerca e studio, tentando di rispondere ad alcuni interrogativi rimasti senza risposta.

Alla fine del 2015, all’interno del progetto, si possono contare 46 stazioni ospitate in altrettanti Istituti Scolastici più altre 4 in Sezioni INFN e Dipartimenti di Fisica e 2 al CERN che costituiscono la rete di telescopi del progetto. Uno di questi si trova in Calabria presso l’Istituto Fermi di Catanzaro Lido, dove  il liceo scientifico “Patrizi” di Cariati (CS), guidato dalla  Dott.ssa Ornella Campana ed il Liceo “Fermi” di Catanzaro Lido guidato dal Dott. Antonio Macrì nei giorni scorsi, hanno condiviso una giornata dedicata allo studio dei raggi cosmici all’interno del progetto “Extreme Energy Events (EEE) – La Scienza nelle Scuole” diretto dal Prof. Antonino Zichichi.
Si tratta – spiega Domenico Liguori , uno dei docenti che ha collaborato all’iniziativa – di un progetto che prevede una speciale attività di ricerca, in collaborazione con il CERN, l’INFN e il MIUR, sull’origine dei raggi cosmici, condotta con il contributo determinante di studenti e docenti degli Istituti Scolastici Superiori. In ciascuna delle scuole aderenti al Progetto viene costruito un “telescopio” da mettere in coincidenza, tramite strumentazione GPS, con i telescopi di altre scuole allo scopo di creare un unico rivelatore di raggi cosmici, costituito da tante cellule, distribuito su tutto il territorio nazionale.  Gli studenti sono coinvolti nel progetto in prima persona perché viene loro affidato il compito di costruire i rivelatori che avviene nei laboratori del CERN, i quali vengono resi accessibili agli allievi.
E’ un’esperienza entusiasmante che permette di far vivere nella pratica ciò che si studia nella teoria e rende gli allievi protagonisti di un progetto di ricerca, offrendo loro l’occasione di comprendere come nell’epoca moderna i risultati si ottengono con un lavoro di squadra in cui ognuno partecipa per la propria parte alla realizzazione di un mosaico per il quale è indispensabile il contributo di tutti. E parte di questo mosaico è proprio il telescopio del Liceo Fermi parte importante di un complesso progetto di studio.

Senza arrivare al Cern, dunque gli studenti del Liceo di  di Cariati, accompagnati dai proff. Domenico Liguori, Francesco Benevento e Rosanna Sanso, hanno potuto visitare il telescopio per lo studio dei cosmici presente all’Istituto “Fermi” di Catanzaro ed assistere ad una lezione condivisa dal prof. Marco Schioppa del dipartimento di fisica dell’UNICAL e dal prof. Alessandro Fantini, vicepreside del Fermi del liceo di Catanzaro.
Prima di raggiungere il Fermi gli studenti per restare sempre nella giornata dedicata alla Scienza, hanno visitato il “Planetario digitale” presso l’IIS Cilberto-Lucifero di Crotone ed “entrare” nel cosmo.