Ricordiamo che la legge n. 128/13 di conversione del D.L. n. 104/13, all’art. 10 ha previsto, “interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, nonché costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici”, attraverso la concessione di mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, che le Regioni sono autorizzate a stipulare con la BEI – Banca europea degli investimenti, con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, con la Cassa Depositi e Prestiti o con alti istituti bancari.
Si trattava di 40 milioni di euro annui a partire dal 2015, incrementati a complessivi 50 milioni a partire dal 2016 dalla legge n. 107/15.
Un incremento che aveva consentito di scorrere il piano triennale 2015/17 per l’edilizia scolastica ed aumentare gli interventi finanziari.
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