Categorie: Alunni

I non ammessi e bocciati agli esami di Stato come transitano al nuovo ordinamento?

È del tutto evidente che il nuovo ordinamento si distingue profondamente dal vecchio ordinamento, sia per i programmi trattati, per l’obbligatorietà di prove scritte di alcune discipline, ma anche per l’introduzione di nuovi insegnamenti.

Per fare un esempio che renda l’idea, possiamo fare quello della fisica nei licei scientifici che nel vecchio ordinamento era una materia orale, mentre adesso è una materia con prova scritta. Più in generale con la riduzione degli indirizzi ci sono classi quinte dell’anno scolastico 2013-2014 con un particolare indirizzo, che non esisterà più nel prossimo anno scolastico 2014-2015. Allora vista la diversità che esiste tra vecchio e nuovo ordinamento, viene da porsi una domanda: “ i non ammessi e i bocciati agli esami di Stato 2013-2014, come transiteranno nel nuovo ordinamento?”. Sono previsti esami integrativi di idoneità? Dovranno garantire di conoscere i nuovi programmi ministeriali del nuovo corso di studi quinquennale con qualche prova scritta e orale?

Nulla di tutto questo, non ci sono esami da sostenere. Tutto è stato regolamentato dalla circolare ministeriale numero 28 del 10/01/2014 sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2014/2015. In tale circolare c’è un punto in cui si specifica la fase di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento di istruzione secondaria di secondo grado, riguardo al caso di  alunni non ammessi alla classe successiva. In questa circolare si parla proprio del caso di alunni non ammessi a sostenere l’esame di Stato e che dovranno comunque ripetere la classe quinta nell’a. s. 2014/2015. In questi casi la circolare consiglia, ma non obbliga, la realizzazione da parte delle Istituzioni scolastiche, nell’ambito delle ordinarie attività di sostegno e di recupero, di iniziative ritenute opportune ai fini del proficuo inserimento degli alunni nelle classi del nuovo ordinamento, con esclusivo riferimento alle discipline non presenti nel vecchio ordinamento o alle discipline caratterizzate da importanti innovazioni di contenuto e metodo.

Si deve comunque escludere il ricorso ad esami integrativi che potrebbero precludere l’accesso degli studenti in parola alle classi che seguono i piani didattici del nuovo ordinamento. Nella fase che precede l’inizio delle lezioni, potranno invece essere eventualmente realizzate verifiche della preparazione conseguita a seguito di attività organizzate, per gli studenti interessati, dalle scuole con espresso riferimento alle discipline sopra menzionate.

La circolare prosegue consigliando di organizzare, nei primi mesi dell’anno scolastico, particolari azioni di sostegno nei confronti di studenti che manifestino significative persistenti difficoltà di adeguamento alle modificazioni curricolari introdotte. In buona sostanza chi deve ripetere l’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado nel 2014-2015, transitando dal vecchio al nuovo ordinamento non dovrà sostenere nessun esame, ma potrà, se la scuola lo ritiene opportuno, seguire dei corsi di sostegno per mettersi al pari degli altri compagni di scuola che hanno sempre frequentato il corso di studi di nuovo ordinamento.

Lucio Ficara

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