Più di un 1 milione di accessi al sito, oltre 170mila partecipanti on line e 100mila questionari, circa 1.650 dibattiti organizzati in tutto il Paese con un primato in Emilia Romagna, circa 3.500 proposte pubbliche, 16.000 commenti e oltre 90.000 voti nelle stanze della sezione “Costruiamo insieme la Buona Scuola
“. Sono i numeri, aggiornati, della consultazione “La Buona Scuola”, a poche ore dal termine dell’iniziativa, fissato per il 15 novembre, riportati dall’agenzia Ansa.
Addetti ai lavori, comuni cittadini e organizzazioni stanno inviando in queste ore – informa il ministero – “una grandissima quantità di contributi”: le organizzazioni che hanno discusso con i propri associati delle proposte stanno inviando un “position paper” (circa 100 solo oggi).
Attualmente duecento posizioni sono in corso di pubblicazione sul sito. Tra gli altri sono stati ricevuti i contributi di Anci, Regioni, Fondazione Agnelli, Legambiente. I cittadini hanno discusso di formazione dei docenti, abilitazione, revisione delle classi di concorso, chiedendo anche più laboratori, meno costi per le famiglie, semplificazione della burocrazia scolastica, scuole aperte oltre l’orario scolastico. Tra le altre proposte, l’insegnamento dell’Economia in tutte le scuole, la rivisitazione dei tempi e del calendario scolastico, meno classi pollaio.
“Il Piano de La Buona Scuola
si trasformerà – ribadiscono al ministero – rispetto al documento iniziale che è stato proposto dal Governo; i contributi arrivati attraverso la consultazione saranno analizzati durante le prossime settimane anche insieme a linguisti computazionali e ricercatori, in vista dell’inizio del percorso di attuazione”.
Scaduto il termine per la consultazione, la partecipazione al questionario sarà congelata: tutte le risposte arrivate fino ad allora saranno acquisite dal sistema e analizzate. Per alcuni giorni sarà comunque possibile restituire i risultati dei dibattiti e inviare i position paper, frutto delle discussioni sul territorio avvenute durante il periodo della consultazione.
Nei prossimi mesi, comunque, l’area del dibattito on line rimarrà aperta e servirà per seguire l’attuazione della Buona Scuola.
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