Il Messaggero di sant’Antonio, pubblica Zenit.org, fa il punto della situazione offrendo una lettura approfondita sul ruolo della scuola paritaria nel sistema scolastico italiano.
"Per chi frequenta le 9mila scuole paritarie cattoliche sparse per l’Italia – scrive il periodico – poter entrare in classe a settembre significa anche tirare un bel sospiro di sollievo. Perché l’estate appena trascorsa, come purtroppo accade da alcuni anni, è stata una stagione di lotta e passione nella quale ha fatto capolino, per molti istituti, addirittura il rischio chiusura, a causa dei tagli del contributo statale. Nel settembre 2011, ben 605 scuole non hanno riaperto i battenti".
Il testo base cui riferirsi è la legge n. 62 del 2000, che all’articolo 1 dice: "Il sistema nazionale di istruzione (…) è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali". Quindi "scuola pubblica" è sia statale che paritaria. La contrapposizione tra "pubblica" e "private" non ha più motivo di essere o, meglio, è impropria nei termini.
A partire dalla legge 62, lo Stato si è impegnato a sostenere le paritarie con uno stanziamento che si è sempre aggirato intorno ai 530 milioni di euro l’anno. "Che il contributo sia di sopravvivenza è facilmente comprensibile: sono di media una cinquantina di euro al mese per studente, sul mercato privato non basterebbero nemmeno per due ore di ripetizioni".
La spesa pubblica per ogni allievo della statale è di 6.635 euro; per un allievo della paritaria, invece, l’erario eroga 661 euro (elaborazione Agesc). Il risparmio per lo Stato è di 5.974 euro a studente, ovvero, in totale, di 6 miliardi e 334 milioni l’anno.
Le paritarie sono in tutto 13.500, di cui circa 9mila cattoliche o di ispirazione cristiana, frequentate da 727 mila studenti. Spiccano per numero le scuole dell’infanzia, con 6.610 istituti e 443mila allievi. Vale a dire che in Italia due bambini su cinque di 3-6 anni scelgono la scuola dell’infanzia cattolica (in alcune zone, come il Veneto, sono quasi due su tre). Molte meno sono le altre classi di scuole: le superiori sono 621 istituti, con 61mila studenti; le primarie (elementari) sono 1.130, con 156mila bambini. Le secondarie di I grado (medie), infine, sono 3.178, con 67mila alunni.
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