Una percentuale che vola al 15,9% quando si parla di autonomi: 756 mila persone che, semplicemente, non ce la fanno. Non solo giovani, ma anche trentenni, quarantenni.
Il fenomeno lo ha spiegato un rapporto presentato nella sede del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e riportato da La Stampa.
Quasi quattro «working poor» su dieci, infatti, non escono dalla loro condizione perché hanno trovato un posto migliore, ma perché sono spariti dal mercato del lavoro. Inattivi, scoraggiati.
«I working poor sono prevalentemente i lavoratori meno qualificati, con bassi livelli di istruzione e occupati in settori a bassi salari. A differenza del passato, ora tale fenomeno riguarda anche lavoratori autonomi con dipendenti e i lavoratori più istruiti» spiega la dottoressa Silvia Spattini, ricercatrice del centro studi Adapt. Artigiani, commercianti, architetti: rischiano tutti.
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