La riforma, come è noto, prenderà il via a partire dal prossimo anno scolastico relativamente ai primi due anni del ciclo di base e al primo del secondario. I nuovi programmi prevedono una serie di obiettivi di apprendimento e di competenze che i bambini della scuola di base dovranno raggiungere. Fra le novità, lo studio dell’inglese fin dal primo anno, con l’aggiunta di un’altra lingua dal sesto; un approccio cronologico alla storia che inizierà dal quinto anno; educazione civica, scienze sociali e geografia in forma integrata; matematica e scienze più legate al concreto con esperienze sul campo e di laboratorio.
ITALIANO
L’apprendimento dell’italiano sarà suddiviso in tre fasi finalizzate all’uso della lingua. Saranno approfondite le competenze comunicative orali e scritte, le letture e la manipolazione di testi di vario genere attraverso indovinelli, proverbi, giochi linguistici, poesie, canzoni, ecc.
MATEMATICA
I meccanismi di apprendimento saranno maggiormente collegati ad operazioni concrete come, ad esempio, la compravendita e le modalità di pagamento. Computer e calcolatrici faranno il loro ingresso in aula fin dai primi anni.
SCIENZE
Si studieranno sempre meno sui libri e con più esperienze sul campo e nei laboratori. Per contrastare il diffuso analfabetismo scientifico, fin da bambini, gli alunni dovranno familiarizzare con gli ambienti naturali e antropici, studiandone le caratteristiche e le problematiche principali.
STORIA
Non più la ripetizione di programmi onnicomprensivi, dall’antichità ai nostri giorni, per tre volte tra elementari, medie e superiori, bensì un approccio cronologico dal quarto anno del ciclo di base fino al secondo del ciclo secondario. Negli ultimi tre anni lo studio della storia affronterà in modo analitico e critico i grandi temi.
EDUCAZIONE CIVICA
Farà il suo debutto fin dal primo anno del settennio di base, avrà spazi autonomi nel curricolo nazionale e una valutazione a sé. Comprenderà lo studio della Costituzione e dell’assetto della Repubblica e approfondirà i temi della cittadinanza, della convivenza civile e della diversità.
LINGUE
Sono previste due lingue comunitarie, rispettivamente, per un totale di 500 e 200 ore. La prima si inizierà a studiare subito, la seconda a partire dal sesto anno e potrà essere scelta dalle singole scuole in maniera autonoma. Agli alunni di lingua madre diversa dall’italiano o da una delle lingue comunitarie, la scuola dovrà consentire nella quota locale del curricolo, un adeguato mantenimento della competenza linguistica nativa.
GEOGRAFIA
L’obiettivo non sarà tanto quello di apprendere nomi e nozioni geografiche, quanto di ricostruire nello spazio e nel tempo dei quadri di società umane, percependo gli elementi di lontananza e vicinanza.
CORPO E MOVIMENTO
Così si chiameranno le attività motorie e l’educazione fisica nella nuova scuola di base. Alla fine dei sette anni gli alunni dovranno avere imparato a praticare almeno due giochi di squadra e alcune discipline sportive. Dovranno, inoltre, sapere assumere comportamenti igienico sanitari adeguati a prevenire danni alla salute e affinare le capacità espressivo-comunicative attraverso il gesto.
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