Ha trovato l’appoggio dei parlamentari la protesta condotta il 23 gennaio dai dirigenti scolastici aderenti all’Anp: una delegazione di presidi si è recata a Montecitorio, dove ha incontrato alcuni membri eletti dai cittadini.
Parole di comprensione per la riduzione di fondi destinati agli istituti, ridotti in media del 25% in pochi anni, e per l’abbattimento del fondo per le retribuzioni legate al risultato e alla posizione, sono arrivate in particolare da due parlamentari del Pd (VII Commissione Cultura): Maria Grazia Rocchi e Mara Carocci. “Siamo qui per ascoltare ragioni che comprendiamo perfettamente – ha detto Rocchi – perché prima di tutto siamo dirigenti scolastiche”.
”Quello che possiamo fare – ha aggiunto sempre Rocchi – è intervenire presso il ministero dell’Istruzione per sanare una situazione che va avanti da tempo. Il ministro Carrozza sicuramente è consapevole del problema. Quello che manca sono i soldi. E il problema non è solo del ministero. Ma la scuola deve essere una priorità del governo”.
Per l’Anp si tratta sicuramente di una buona notizia. Ma considerando quanto detto poche ore fa dal ministro dell’Istruzione davanti alla Commissione Cultura della Camera a proposito degli “scatti” in busta paga del personale (“Il ministero non ha margini di manovra per distrarre fondi e dunque per procedere dobbiamo prelevare dal Mof”), l’interlocutore cui dovranno rivolgersi i politici interessati al buon esito della vicenda diventa in primis il dicastero di Via XX Settembre.