Categorie: Personale

I patti non rispettati stanno alla base dei mali della scuola

Rispettare i patti contrattuali dovrebbe essere la regola principale per fare funzionare bene l’organizzazione della scuola. Nel caso in cui si ritenesse importante modificarli, basterebbe rinnovare il contratto, sottoscrivendo un nuovo patto che tenga conto delle leggi nuove del parlamento ed anche della nuova situazione economico e sociale.
Il principio di base rimane sempre lo stesso ed è quello che i patti vanno sempre rispettati. Tale principio è anche scritto nel codice civile, che all’art. 1372, stabilisce che il contratto ha forza di legge tra le parti e non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge.
Negli ultimi anni, proprio a partire dal 2008, con il governo Berlusconi, ma continuando anche nel 2012 con quello Monti, i patti contrattuali non sono stati rispettati e dell’art. 1372 del codice civile, nessuno ha tenuto conto. Nessuno, in questi anni, si è preoccupato di rinnovare i contratti scaduti da anni. Bisogna ricordare che il contratto collettivo nazionale del personale scolastico è scaduto nel 2009 e pur rimanendo vigente, ha subito regolarmente attacchi politici ed è stato ritenuto il contratto dei privilegi e non dei diritti.
Abbiamo dovuto assistere ad una stagione di provvedimenti governativi invasivi dei patti stipulati con regolare accordo sindacale. Per questo motivo il contratto della scuola ha perso di credibilità ed è diventato carta straccia. A partire dalla campagna di brunettiana memoria, contro i privilegi contrattuali dei lavoratori, che rifacendosi ad uno spirito, già rivendicato da Marchionne nella Fiat, ha intenzionalmente abrogato, con la legge n. 150/2009 detta legge Brunetta, l’art. 6 del CCNL della scuola. In buona sostanza i patti contrattuali, che rassicuravano l’organizzazione del lavoro del personale scolastico, come materia di discussione contrattuale decentrata, sono stati traditi e consegnati di forza alla volontà patronale e despotica di ogni singolo dirigente.
Infatti, nonostante sia in vigore il contratto scuola scaduto nel 2009, alcuni dirigenti scolastici applicano, ignorando i punti h), i), m) dell’art. 6 Ccnl Scuola 2006/2009, la legge Brunetta, contravvenendo ai patti contrattuali vigenti e operando con condotta antisindacale. E’ ormai diventata una prassi quella di cambiare le norme contrattuali degli insegnanti per via legislativa. Attraverso le leggi parlamentari si cancellano con un tratto di penna interi commi o addirittura articoli del contratto della scuola attualmente vigente.
Anche il blocco degli scatti di anzianità è un provvedimento che non risponde ad un altro obbligo contrattuale, ed è stato puntualmente attuato e ancora non risolto. Si è arrivati addirittura a tentare di cambiare l’orario di servizio, previsto dall’art. 28 del contratto, proponendo di portare, a parità di retribuzione stipendiale, l’orario settimanale di servizio dei docenti delle scuole secondarie da 18 a 24 ore.
La mancanza del rispetto dei patti contrattuali, ha avvilito tutto il personale scolastico, e questo sta alla base dei mali che affliggono la scuola, dove non esistono più regole certe e il contenzioso è sempre in agguato.
Con la prossima legislatura è auspicabile un nuovo contratto per la scuola che valga per la sua intera durata senza interferenze, che ridia dignità ai docenti e a tutto il personale, ma soprattutto vogliamo, che sia un contratto chiaro, in modo da non dare spazio a libere interpretazioni e che venga onorata la locuzione latina “pacta sunt servanda”.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Vorrei andare in un Paese con una scuola normale

Rientrata per lavoro a Como sul treno non posso fare a meno di sentire i…

16/11/2024

Ho superato un concorso e sono fra gli idonei, ma non basta ancora

Lettera aperta al Ministro dell’Istruzione e del Meritomi rivolgo a Lei per sottoporre alla Sua…

16/11/2024

Come insegnare la fotografia ai bambini? Creare un diario fotografico può essere un’idea: spunti e suggerimenti

Insegnare fotografia ai bambini può essere divertente e creativo con un l'ausilio di un diario…

16/11/2024

eCampus 30 Cfu, come iscriversi ai percorsi abilitanti: lezioni nel weekend e online, necessaria presenza al 70%

I percorsi abilitanti da 30 CFU, molto attesi da tanti docenti di ruolo che aspirano a…

16/11/2024

Altri soldi per le paritarie: no dei socialisti

Mentre gli studenti scendono in piazza, il Governo si prepara ulteriori finanziamenti per le scuole…

16/11/2024

Quando è il Black Friday? Sconti sui corsi della Tecnica della Scuola già prima del 29 novembre: ecco da quale giorno

Come abbiamo scritto, sta per tornare il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare…

16/11/2024