Ogni anno questo fenomeno affligge un milione e mezzo di alunni ‘under 18′”: a dirlo i pediatri di Milano che sottolineano come i più colpiti, in questo periodo, sono i più piccoli: ogni anno a fare i conti con le infestazioni sono “ottocentomila bambini da uno a sei anni, cinquecentomila da sei a dodici anni e duecentomila fra tredici e diciotto anni”.
Per battere questi fastidiosi parassiti, “il segreto è conoscere i loro tempi. Le lendini – spiegano gli esperti all’Adnkronos Salute – una volta annidatesi sul capello, si schiudono dopo otto giorni. E prediligono l’area della nuca e quella intorno alle orecchie. Piccole, biancastre ed ovoidali, si collocano preferibilmente a un cm dalla base del capello e non volano via al soffio, come invece fanno le scaglie di forfora. Ecco perché basterebbe un controllo attento una volta a settimana tutti i sabati per intercettare le lendini prima che si schiudono. Un approccio fondamentale per evitare di trovarsi a gestire importanti infestazioni”.
“Ormai sappiamo che i pidocchi in genere iniziano a diffondersi dopo circa un mese dall’inizio dell’anno scolastico proprio per via dei tempi richiesti dalle lendini per schiudersi. E questo, fino a fine marzo, è il periodo ‘peggiore’. Su questo fenomeno – precisano i pediatri – circolano ancora discriminazioni e false credenze”.
Una su tutte è la vecchia regola che ‘prescrive’ un taglio drastico dei capelli: “Non serve, anzi espone a più rischi. Il pidocchio – spiegano infatti – è un animale estremamente fragile, quindi se trova un capello lungo incontra anche più difficoltà ad annidarvisi”. Ecco perché anche i maschietti si trovano a fare i conti con i pidocchi.
Altro ‘dogma’ da sfatare, quello della pulizia: “Prendere i pidocchi non è affatto una questione di scarsa igiene o di basso livello sociale. E’ soltanto un fatto di sfortuna. Basta essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, e anche la chioma più pulita, corta o chiara non può sfuggire all’attacco”.
Infine, è inutile far saltare la scuola a un bimbo colpito dai pidocchi: “In farmacia sono disponibili vari trattamenti efficaci anche se piuttosto costosi. Una volta che li ha iniziati, il bambino può tranquillamente tornare in classe, senza alcuna paura di passare i pidocchi ai compagni. L’unica raccomandazione – evidenzia – è quella di ripetere il trattamento a distanza di 8-10 giorni, per intercettare anche i parassiti magari sfuggiti alla prima disinfestazione”.
In questo periodo dell’anno inoltre, il pediatra consiglia di fare attenzione a cappello e sciarpa. “Meglio non appenderli vicino a quelli dei compagni, perché i parassiti possono ‘invaderli’: il consiglio è quello di infilare il berretto e la sciarpa nella tasca della giacca”, al sicuro. In caso di infestazione, gli abiti vanno “lavati a 90 gradi o a secco. E così anche le lenzuola. Il trattamento per la chioma uccide le lendini, ma non le porta via. Suggerisco quindi dopo un lavaggio con acqua e aceto e un passaggio con il classico pettine fitto”.
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…