I lettori ci scrivono

I precari ricordano che è da anni che lavorano e ormai hanno una certa esperienza

Gentile Ministro Azzolina,
insegno da circa 8 anni matematica e fisica nelle scuole superiori, tra Master e corsi di formazione ho alle spalle circa 6000 ore di formazione, e non mi sento per niente un ingegnere riciclato, ma un professionista che ha esteso la sua preparazione nel meraviglioso campo della scuola.

In merito ai toni sempre più aspri che stanno maturando tra il mondo dei precari e le ultime decisioni del M5S gradirei se Lei potesse riflettere su delle mie osservazioni.

Supponiamo di considerare un precario della scuola che da circa 7 anni insegna, regolarmente assunto dallo Stato italiano con contratti a tempo determinato (7 anni è il periodo in cui non si sono più istituiti bandi di abitazione).
E supponiamo che al prossimo concorso abilitante, questo precario non supera il concorso, e quindi non risulterebbe idoneo all’insegnamento. Quindi in base alle “brillanti” considerazioni del M5S è un soggetto che non risulta idoneo all’insegnamento, e quindi non dovrebbe più insegnare; giusto? Ma io dico di più, se questo aspirante docente di ruolo, risultasse non idoneo adesso, in verità non lo è mai stato!!!
E quindi la colpa di avere fatto lavorare per lo Stato italiano un abusivo (con le medesime mansioni di uno di ruolo) è di colui che l’ha chiesto, nonostante l’assenza di abilitazione, o di uno Stato poco organizzato che l’ha sempre permesso?
E dato che questo abusivo, ha firmato verbali, ha messo voti, ha bocciato, ha promosso, ha fatto il commissario interno ed esterno in esami di stato ecc..bhe per correttezza dovrebbe tutto essere annullato e restituire i soldi ad uno Stato inetto che ha sbagliato ad affidargli certe responsabilità.

Vede Ministro, io non dubito della buona fede del M5S, perchè ci fate riflettere sul fatto che ogni professione si comincia ad esercitare dopo che si è conseguita l’abilitazione, non prima. Esattamente come ho fatto io da ingegnere: prima ho fatto l’esame d’abilitazione, dopo mi sono inscritto ad un ordine, dopo ancora ho cominciato ad esercitare la professione.

Purtroppo, per gli insegnanti, questo sacrosanto principio, lo Stato non l’ha mai rispettato. Voi del M5S state lavorando affinché questo principio si possa finalmente adottare anche nella scuola. E avete ragione! Però, il punto, per il quale non comprendo la vostra rigidezza, è che questo sacro santo principio è giusto che vada applicato per chi si sta accingendo ad avvicinarsi alla scuola, non con chi ha quasi 10 anni di lavoro!
E’ drammaticamente sbagliato attaccare una toppa nuova ad un vestito vecchio, si lacera! So benissimo come gestisce una classe un veterano, rispetto uno che magari ha vinto un concorso, e, magari, è il primo giorno che insegna. Sapete benissimo che l’esperienza fa la differenza.
E’ questo il punto per il quale non stiamo chiedendo una scorciatoia, ma soltanto che si si legalizzi davvero tutto il lavoro già fatto, perché c’è il forte rischio che per tanti, rimanga illegittimo, e non solo per noi ma anche per migliaia di famiglie oltre che per lo Stato italiano.

Salvatore Sottile

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