Non si fa attendere la replica dei presidi di Brindisi alla richiesta formulata dalla Provincia di “girare” alle scuole superiori i costi delle utenze.
I dirigenti scolastici di 18 istituti hanno firmato una nota inviata alla Procura della Repubblica, al Prefetto, alla Regione Puglia, al direttore regionale dell’Usr e al presidente della Consulta degli studenti, ritenendo concreto il “rischio di interruzione del servizio pubblico essenziale e del diritto allo studio”.
“I dirigenti scolastici degli istituti superiori dell’ambito territoriale di Brindisi, pertanto – scrivono – sono fortemente preoccupati per la situazione descritta che, certamente determinerà gravissime conseguenze nel momento in cui gli istituti, privi delle necessarie risorse finanziarie, non saranno in grado di assicurare il pagamento delle utenze che l’amministrazione provinciale vorrebbe trasferire alla loro responsabilità”.
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Per i presidi del brindisino, con questi presupposti, “gli istituti rischieranno di interrompere il servizio di istruzione pubblica, garantito dalla Costituzione, con una inaccettabile compromissione del diritto allo studio”.
I dirigenti citano anche una sentenza della Corte Costituzionale che boccia i tagli “sproporzionati” e ritengono tra l’altro che comunque, anche qualora la Provincia non dovesse più poter pagare, ciò spetterebbe “ad altri enti territoriali”.
Viene da chiedersi quali, visto che i Comuni non versano di certo in migliori acque delle Province.
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