Attualità

I presidi: subito i test sierologici a docenti e Ata. Giannelli (Anp): pure a supplenti e alunni a campione, urgono 40 mila aule

I presidi accolgono con favore la decisione del Comitato tecnico scientifico di sottoporre test sierologici docenti e personale Ata. Però, va fatto necessariamente entro i primi giorni di settembre. A mettere le mani avanti è Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione nazionale presidi.

“Sappiamo – ha detto Giannelli il 7 luglio – che il Cts propende per i testi sierologici al personale scolastico e accogliamo questa misura favorevolmente. Ma se si ritiene che sia una misura utile meglio farli il prima possibile, magari anche prima dell’inizio scolastico, per rientrare a scuola in un quadro sicuro”.

Occhio agli alunni

Secondo il sindacalista non bisogna sottovalutare che il virus possa essere trasmesso dagli allievi: “Abbiamo visto che tra i bambini e i ragazzi si trovano più alte percentuali di asintomatici e quindi possono essere veicoli del contagio”; quindi, “sarebbe anche auspicabile fare i test ai docenti con supplenze lunghe e ad un campione statisticamente significativo di alunni, che in tutto sono otto milioni e mezzo”.

“Ovviamente – ha continuato – è una cosa di cui si deve occupare l’autorità sanitaria, l’importante è che si faccia il prima possibile e visto che le lezioni dovrebbero cominciare intorno alla data del 14 settembre, sarebbe preferibile saperlo prima di riprendere”.

Servono 40 mila classi in più

Il rappresentante dell’Anp ha quindi detto che alla scuola servono 40 mila classi in più, sono un numero consistente: non bastano di certo i locali confiscati alle mafie (idea di Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, ripresa dallo stesso ministero dell’Istruzione).

“Servono decine di migliaia di locali in tutta Italia – ha detto il leader dell’Anp – e calcolando che, secondo quanto riferito dal ministro, gli studenti che faranno lezione fuori dalle aule sono il 15%, circa 1 milione e 200mila, resteranno fuori 40mila classi”.

Secondo Giannelli è una necessità importante che necessita di un piano di programmazione importante: “l’idea di collocare i ragazzi anche in locali nell’ambito dei beni confiscati alla mafia è bella, ma qui servono davvero tante strutture”, conclude Giannelli.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024

IA e robotica educativa nelle scuole, utile ma serve un approccio interdisciplinare

L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…

02/11/2024

Interpelli per posti vacanti fino al 30 giugno 2025, in una scuola di Milano cercano docenti di sostegno per 7 posti della scuola primaria

Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…

02/11/2024