Categorie: Personale

I primi scricchiolii della strana maggioranza

Sull’Unità di oggi Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, interviene circa le ipotesi di nuovi provvedimenti sulla scuola contenuti nella Legge di Stabilità, di cui finora non si conosce il testo, ma su cui circolano voci insistenti. 
La «reingegnerizzazione dell’orario di lavoro», come direbbe il ministro Profumo (ovvero l’aumento per legge delle ore di lavoro), incontrerà facilmente il plauso di una opinione pubblica persuasa che i docenti lavorano poco e fanno troppe vacanze, ma, scrive Puglisi, “la verità e i numeri parlano di un nuovo taglio di circa 6.500 posti di lavoro e 183 milioni di euro nella scuola, ottenuti facendo lavorare più ore gli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie e facendo utilizzare durante l’anno scolastico le ore estive a disposizione degli insegnanti. A contratto invariato”. 
In tre anni- continua la Puglisi- invece di reperire risorse con tobin tax e patrimoniale, l’86% del risparmio della spesa statale è stato prodotto tagliando l’istruzione e 132.000 posti di lavoro. Esattamente l’opposto di quel che ci raccomanda l’Unione Europea che, nel documento strategico Europa 2020, per battere la crisi chiede ai Paesi membri di investire in una crescita intelligente ed inclusiva e all’Italia di aumentare il numero di laureati e di dimezzare il tasso della dispersione scolastica. 
“Ora siamo stanchi e diciamo basta” è la conclusione.  “Se chi si è assunto l’onere di governare questa fase difficile del Paese, intende continuare a tagliare la scuola e a umiliare gli insegnanti invece di andare a scomodare chi non ha mai pagato il prezzo della crisi, ce lo dica con chiarezza. Perché allora è il tempo del coraggio e delle scelte di priorità che una politica democratica e progressista può tornare a fare.” 
Sulla stessa lunghezza d’onda anche una dichiarazione della senatrice del Pd Mariangela Bastico, sempre sulla Legge di stabilità, che conferma quanto il maggiore partito che sostiene il governo Monti cominci ad avere serie difficoltà ad avvallare ulteriori misure penalizzanti per la scuola: “Volere incidere ancora sull’investimento in istruzione, per il quale siamo i penultimi tra i paesi dell’Ocse, è una scelta incomprensibile ed inaccettabile” dice senza mezzi termini, lasciando tuttavia spazio alla discussione parlamentare: “Auspico che il governo non abbia fatto scelte così gravi nel disegno di legge di stabilità e che, se le avesse fatte, voglia accogliere le modifiche che matureranno nell’iter parlamentare, per introdurre elementi di equità e di prospettive future”.

Anna Maria Bellesia

Articoli recenti

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024

Primo giorno di scuola Strasburgo per Salis e Vannacci: i neofiti dell’Europarlamento che faranno leggi sull’Istruzione, Leoluca Orlando il più anziano

Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…

17/07/2024

Fine dell’istruzione pubblica? Pare di sì con la Fondazione per la Scuola Italiana

Con l’Autonomia Differenziata, voluta da un governo “espressione palese di una forma di capitalismo affaristico…

17/07/2024