Con particolare riguardo al QI un gruppo di scienziati norvegesi ha voluto accertarsi se la diffusa credenza che. i primogeniti siano sempre stati considerati più intelligenti rispetto ai loro fratelli minori, corrispondesse a verità. A tal proposito questo gruppo di ricerca ha esaminato il quoziente intellettivo di 240 mila ragazzi alla visita di leva, chiedendo di segnalare se fossero nati per primi in famiglia o no. Il risultato finale è stato che i primogeniti hanno un quoziente intellettivo di circa il 3 per cento superiore ai fratelli minori.
Gli esperti del settore però ci spiegano in modo molto semplice che i fratelli maggiori non sono più dotati intellettualmente ma, per normali ragioni biologiche, hanno potuto ricevere più cure, più attenzioni e più stimoli da parte dei genitori. A conferma di quanto detto si può affermare che ogni ipotetica regola ha la sua eccezione, infatti, esiste anche chi, ultima di 5 figli, già alla tenera età di 2 anni è stata invitata a far parte del “Mensa”, associazione internazionale che riunisce le persone con più alto Q. I.
Questa bimba è inglese, si chiama Georgia, all’apparenza è come le altre, ma il suo quoziente intellettivo è di 152, pari a quello del fisico Stephen Hawking. Sa già contare, distingue le sfumature di colore, e si sta persino dilettando a imparare una seconda lingua. In questo caso, però, le minori attenzioni dei genitori sono state sostituite da quelle dei fratelli maggiori, che l’hanno fatta crescere in un ambiente molto stimolante.