Il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe De Cristofaro, di fronte alla mole di problemi che riguardano la scuola: edifici non sicuri, professione dell’insegnante delegittimata e risorse ridotte all’osso, ha precisato, nel corso di un incontro in Provincia di Cuneo, organizzato dalla Flc Cgil, di essere in carica solo da 40 giorni e, quindi, di non avere ancora risposte concrete.
Risposte che sono state chieste da da tutti coloro che sono intervenuti.
In modo particolare, il dito si è puntato sulla regionalizzazione delle scuole e sul legittimo sospetto che diventi realtà, e poi di insegnanti che lavorano parecchie ore gratuitamente, di dirigenti che devono fare riferimento alla mad (la «messa a disposizione») per coprire i posti vacanti, sulla delegittimazione e l’incuria che lo Stato dimostra nei confronti della scuola
Quindi sulla sicurezza e sulla conseguente certezza di uscire dalle aule indenni oggi giorno.
E il sottosegretario ha esordito, come riporta La Stampa: «Tutte le questioni sulla scuola vanno contestualizzate. Il problema della scuola italiana si iscrive in una corrente di pensiero che ha portato questa istituzione nella logica del libero mercato, alla scuola-azienda che punta a valorizzare il meglio ma non è attenta a garantire le stesse condizioni di partenza. Oggi servono meno riforme e più risorse, l’attuale ministro punta a questo ma la legge di bilancio è appena abbozzata».