Il ministro Giannini si duole del fatto che la legge sulla Buona scuola è molto complessa e si intreccia con un fenomeno che le cronache hanno sottovalutato: molte sentenze dei giudici amministrativi stanno rendendo complicatissima l’applicazione della legge stessa.
Francamente mi pare una dichiarazione a dir poco imbarazzante: sembra quasi che le sentenze dei TAR siano dovute al caso o al malanimo dei giudici nei confronti del Governo.
Se un Tar dà ragione ai ricorrenti è perchè le norme applicative della legge (o la legge stessa) contenevano qualche errore.
Ma le leggi le fa il Parlamento e le disposizioni applicative sono responsabilità della macchina amministrativa. Non sarà quindi il caso che Parlamento e uffici del Ministero prestino maggiore attenzione alle norme adottate?
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…