Tra gli obiettivi fondamentali della Fondazione c’è, innanzitutto, la volontà di avviare attività volte alla tutela degli esseri viventi e degli ecosistemi, di promuovere la ricerca scientifica e la solidarietà tra i popoli attraverso concreti interventi di sostegno ai bisognosi. Di far continuare a vivere, insomma, idee, valori e progetti di Angelo D’Arrigo. E proprio nel corso della spedizione in Perù appena conclusa e fortemente voluta dalla moglie Laura Mancuso – si è realizzato così il 21 luglio il progetto di reintroduzione dei 2 condor allevati da D’Arrigo nel loro habitat naturale, nei cieli andini – i membri della Fondazione sono stati informati dalle comunità locali di Paccarictambo dell’esigenza di un Centro di accoglienza per i bambini andini di età prescolare, finora costretti a seguire le madri nel loro duro lavoro nei campi. Il progetto “wa wa wasi”, dal nome del sito in cui sorgerà la scuola e l’ambulatorio per i bimbi peruviani, è di certo il più ambizioso finora avviato dalla Fondazione. Ad esso si affianca, in tempi più brevi, la realizzazione di un “Progetto Scuola”, pensato per gli studenti al fine di diffondere, attraverso materiali didattici ad hoc, il prezioso patrimonio di valori e di esperienze lasciatoci dal campione di volo libero, il suo rispetto e il suo amore per la Natura e lo Sport, la sua umiltà, la capacità di coniugare il coraggio e le qualità umane indispensabili per certe imprese con scrupolosi studi scientifici e osservazioni etologiche accurate, offrendo un grande contributo alla ricerca.