Categorie: Riforme

I progetti della Gelmini: un nuovo ‘quizzone’ e salvare le parificate

L’espressione massima dei diversi gradi di difficoltà cui i maturandi italiani vengono sottoposti per portare a casa il diploma di Stato è rappresentato dalla terza prova scritta, i cui contenuti vengono scelti e predisposti – attraverso test a risposta multipla, frasi da completare ed una parte minima di domande a risposta aperta – in modo del tutto autonomo da ogni commissione d’esame. I primi ad essere consapevoli di tutto questo sono i responsabili del Miur. Ad iniziare dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che non a caso alla vigilia del cosiddetto ‘quizzone’ (in programma lunedì 27 giugno) ha confermato la volontà di cambiarne l’impianto generale: l’intenzione espressa dal Ministro è di introdurre, a partire dal prossimo anno, una serie di domande a risposta multipla di tipo anglosassone, simili a quelle utilizzate da alcuni anni dall’Invalsi per i candidati a conseguire la licenza media. “L’obiettivo – ha detto Gelmini – è realizzare un sistema di valutazione omogeneo per tutto il Paese”.
Sulla volontà di viale Trastevere di mettere mano alla terza prova non abbiamo dubbi. Che invece si pongono sulla effettiva possibilità che vengano rispettati i tempi: qualche problema, organizzativo o più semplicemente relativo ai finanziamenti per progettare le prove, deve effettivamente esservi. Se non altro perché sono almeno un paio d’anno che dal Miur continuano ad arrivare proclami di cambiamenti imminenti. Non confermati nei fatti.
Il ministro Gelmini ha, intanto, avuto la possibilità di tornare sull’argomento dei finanziamenti alle scuole parificate: “un sistema autenticamente pluralista – ha scritto la Gelmini nella risposta scritta ad un’interrogazione di Fabio Garagnani deputato del PdL – non può prescindere dall’apporto delle scuole paritarie. Siamo, infatti, ben consapevoli dell’importanza del servizio e della funzione pubblica che esse svolgono nell’ambito del sistema nazionale di istruzione”. Gelmini ha poi detto che occorre assolutamente insistere nei principi contenuti nella riforma sull’autonomia della legge n. 62 del 2000, che considera pubbliche sia le scuole statali sia quelle paritarie: Gelmini sostiene che ormai “convivono in sintonia con i principi costituzionali scuole statali e scuole paritarie private” (anche se come il Premier qualche settimana sembra fare un po’ di confusione associando le parificate alle private). Il Ministro ha poi tranquillizzato Garagnani, che faceva riferimento ad un’ingiusta riduzione dei finanziamenti per le paritarie: Gelmini ha spiegato che nel 2010 non ci sono state minori erogazioni a causa dei tagli alla spesa pubblica. In tutto la somma per le scuole paritarie pagata dallo Stato, sostiene il Ministro, sfiorerebbe i 522 milioni di euro.
Il parlamentare del Pdl si è detto soddisfatto per la risposta fornita dal ministro. “E’ necessario incrementare i finanziamenti – ha sottolineato Garagnani – nonostante la crisi economica perchè le scuole private (!) sono frequentate dal 12% della popolazione scolastica con un significativo risparmio per lo Stato”. Garagnani ha infine annunciato che si batterà in Parlamento “per una graduale concessione della detrazione fiscale delle rette corrisposte alla scuole parificate, a partire dalle famiglie con redditi più bassi”.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024