Il premier durante il suo intervento è tornato su un argomento spinoso : “La penso come Umberto Eco: i Promessi Sposi a scuola andrebbero proibiti per legge. Perché obbligarli li ha resi odiosi, e invece così tornerebbe il fascino per un capolavoro assoluto”. Il Presidente del Consiglio ha poi spiegato meglio il suo pensiero, citando un personaggio dell’opera di Manzoni: “Nella parte dell’Azzeccagarbugli si descrive perfettamente come le leggi sono fatte in modo tale che per ciascuno si apre la strada della complicazione”.
A tal proposito si vuole riportare il punto di vista proposto in un articolo pubblicato su Blitz Quotidiano dove si scrive: “Ogni paese adotta le proprie strategie culturali, le quali poi, entrando nella “coscienza collettiva”, non sono più riconosciute come tali. Prendiamo l’esempio della Francia: uno studente che esce dal liceo conosce direttamente solo un piccolo drappello di scrittori. Questo studente può non sapere nulla (e infatti spesso non ne sa nulla) su Proust, Rousseau o Stendhal ma ha sicuramente letto, almeno una volta, Molière, Voltaire e Hugo. È il sistema che ha imposto questi scrittori, non gli insegnanti, non la prassi, non una ragione intrinseca. Come Manzoni e Dante in Italia, Molière, Voltaire, Hugo sono in Francia i capisaldi dell’insegnamento letterario liceale. Questi tre nomi rivelano chiaramente qualcosa sull’identità stessa dei francesi.
L’anticlericalismo di un Voltaire, lo sguardo cinico sui costumi sociali di un Molière, o il progressismo di un Hugo sono senz’altro dei tratti che si ritrovano nel pensiero dominante francese, di destra o sinistra che sia. Cosa ci dice, in Italia, la scelta di Dante o Manzoni? Essenzialmente una cosa: a scuola si studiano i grandi testi “cattolici” della nostra storia. La nostra educazione letteraria è intrisa di religione, quella medievale e dogmatica di Dante, quella intima e pietista del Manzoni”. Quindi la domanda a quanto sopra riportato è semplice: abolire per legge dalle scuole “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, vuol dire abolire per legge uno dei 2 grandi testi “cattolici” della nostra storia nazionale, lasciando alle aule scolastiche solo quello di un illustre fiorentino?