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I ragazzi ignorano lo svolgimento degli europei di calcio, ma molto di più tutti gli altri sport

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Buongiorno,

è vero Gramellini sembra aver preso un abbaglio quando ha scritto di aver incontrato alcuni ragazzini il giorno 14 giugno in una scuola e di aver parlato con loro.

Ma ci può stare, forse erano lì per qualche incontro speciale, oppure richiamati da un professore per sistemare qualche laboratorio. Non ha specificato quanti fossero e se li avesse visti in classe seduti tra i banchi.

Quello che non capisco è il suo stupore di fronte al fatto che questi non sapessero nulla dell’inizio dei campionati europei di calcio.

E meno male dico io, meno male che non tutti i giovani sono e saranno per la vita drogati di calcio.

Perché di questo si tratta!!

Ci imbottiscono di calcio, ci fanno credere che le cifre spropositate che chiedono e che ottengono questi giocatori poco più che ventenni siano giuste, perché giocano bene.

Ma non è affatto vero, finora agli europei abbiamo assistito a mediocri esibizioni, senza grandi guizzi dei campioni e con un erroraccio madornale commesso da Di Marco, un nostro giocatore.

Neppure mio nipote che gioca tra i pulcini in una squadra del mio Paese lo commetterebbe, o meglio, se lo facesse verrebbe ripreso alla grande dal suo allenatore.

Ma tutti quella sera a cercare di capire e a giustificare Di Marco.

Drogati di calcio è vero, diciamo colpa anche delle nostre televisione nazionali e private che sulla base di enormi interessi economici ignorano o quasi gli altri sport.

Casualmente in questi giorni una rete televisiva non ufficiale ha trasmesso la splendida esibizione di Paltrinieri a Belgrado il quale ha vinto una medaglia d’oro nuotando per un’ora e mezza. Quanti italiani erano a conoscenza di questa vittoria?

E parlando di sport di squadra, tre settimane fa le azzurre della ginnastica ritmica a Budapest hanno vinto la medaglia d’ oro nei cerchi, la loro specialità e negli stessi giorni Sofia Raffaeli ha vinto l’oro nella palla e l’argento nel nastro.

Forse qualche telegiornale tra le notizie di coda casualmente ha riportato la vittoria delle azzurre, ma si sa, niente è come il calcio che fa guadagnare.

Se paragoniamo poi i sacrifici di questi atleti con quelli dei calciatori viene da riflettere. So per certo che un atleta della ginnastica ritmica si allena almeno per tre ore al giorno per cinque giorni la settimana. 

Succede lo stesso nel pianeta calcio?

Mirella Rigamonti

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