Home Archivio storico 1998-2013 Estero I ragazzi in difficoltà più inclini a rifugiarsi nel vizio del fumo

I ragazzi in difficoltà più inclini a rifugiarsi nel vizio del fumo

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Avere un’adolescenza difficile favorirebbe la tendenza a rifugiarsi nel vizio del fumo. L’importante conclusione, apparsa in questi giorni sulla rivista “Neuropsychopharmacology”, aprirebbe nuove strade per evitare che giovani in difficoltà possano cadere nella rete delle sigarette: a realizzarla è stata un’equipe di esperti coordinata dal dottor Uma Rao del Southwestern Medical Center di Dallas, negli Stati Uniti.
Il gruppo di ricerca ha svolto un’indagine su 151 giovani per cinque anni, durante i quali hanno monitorato gli eventi della loro vita, i livelli di stress cerebrali, stati depressivi episodici e l’abitudine al fumo.
Alcuni studi precedenti avevano già mostrato come il fumo sia legato ad eventi stressanti e a fattori neurobiologici individuali ed era stata anche documentata l’associazione tra la depressione ed un aumentata propensione al fumo. Stavolta, nel mirino dei ricercatori sono stati messi soprattutto i rapporti familiari o quelli tra coetanei e l’abitudine di fumare. Per verificare questa relazione i livelli cerebrali dello stress sono stati misurati registrando i livelli individuali di cortisolo, l’ormone dello stress che è normalmente rilasciato in risposta a situazioni stressanti.
Alla fine della sperimentazione, gli scienziati hanno scoperto che gli adolescenti che avevano alti livelli di cortisolo nel sangue erano quelli più propensi ad iniziare a fumare precocemente e che le esperienze stressanti aumentavano nei giovani questo rischio. Così al termine del lungo studio gli esperti hanno concluso che “i fattori di carattere neurobiologico e una vita stressante possono indurre, nell’adolescente, il vizio del fumo, vizio che potrebbe anche prolungarsi nel tempo, soprattutto in soggetti che soffrono di depressione”.
Si tratta di una notizia che darà sicuramente ulteriore spinta alle iniziative italiane, da molti ritenute eccessive, che disincentivano o addirittura proibiscono l’assunzione di sigarette per gli under 16. Tra queste merita di essere menzionata l’ordinanza sulle “nuove misure di contrasto al tabagismo tra i più giovani” firmata dal sindaco di Capoliveri (in provincia di Livorno) Ruggero Barbetti: in pratica tutti i ragazzi con meno di 16 anni che i vigili urbani troveranno in possesso di sigarette, anche spente, saranno multati con sanzioni da 25 fino ad un massimo di 500 euro. È proprio il caso di dire che “la salute non ha prezzo”.