Se Vincenzo De Luca, il governatore della Campania, aveva preso in giro quella mamma che si lamentava perché la figlia (“forse allevata al plutonio”, aveva detto De Luca) voleva andare a scuola, alla “Calvino” di Torino due alunne si sono presentate davanti alla scuola chiedendo la didattica in presenza: “Se ci togliete la scuola, ci togliete il futuro. È un posto sicuro e tornare in classe è un nostro diritto”.
Già nei giorni scorsi, riportano le agenzie, c’era stata una iniziativa del movimento “Priorità alla scuola” che ha protestato sfoderando cartelli di questo tenore: “No alla Dad”, “La scuola non si chiude”.
Una mamma infine ha dichiarato: “Chiudendo la scuola ne risente la preparazione ma anche la salute psicofisica dei ragazzi. Ad esempio nel caso specifico di mia figlia, c’è stato un aggravamento del diabete perché a marzo ha avuto squilibri nei valori. E quanti come lei sono nella stessa sua situazione? Lei ha scelto di protestare anche per la sua salute, per l’equilibrio psicofisico perché è un suo diritto”.
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