I lettori ci scrivono

I referenti Covid delle scuole lamentano: lavoro abnorme e insostenibile

Signor Ministro,

alla luce di quanto previsto dalle nuove indicazioni per la rilevazione settimanale gestione Covid (Nota 89 del 14/01/2022 che la Guida Operativa-Aggiornamento Gennaio 2022) sulla Piattaforma SIDI, considerando l’incremento di lavoro esponenziale di raccolta e di monitoraggio di diverse decine di casi settimanali legati al Covid19 da gestire con opportuna tempestività visto che riguardano la salute e la sicurezza delle nostre comunità scolastiche,

con la presente comunico per conto dei docenti Referenti scolastici covid19 iscritti ad Ancodis la difficoltà a proseguire in tale incarico in quanto esso non si configura più in un ruolo di supporto scolastico per il contenimento del contagio COVID, ma ha assunto proporzioni tali – per qualità e quantità di lavoro – da configurarsi come il lavoro di una figura dedicata a compiti di gestione della materia COVID – oramai omnicomprensivo – trasformandosi in un incarico FULL TIME che, in questi ultimi mesi, ha portato a lunghissime giornate lavorative anche nei giorni festivi e in orari serali se non prenotturni.

Lo svolgimento dell’incarico di Referente scolastico per il covid19 è stato ulteriormente appesantito da compiti e carichi sempre più complessi che nulla hanno a che vedere con la gestione dei casi di positività della comunità scolastica per contrastare il contagio come inizialmente previsto, visto che nella rilevazione nazionale ora si chiede anche di monitorare i docenti e il personale ATA sospeso di settimana in settimana oltre ad altre questioni che non riguardano l’incarico di monitorare gli studenti (compito iniziale del Referente COVID che si è esteso gradualmente fino a diventare una figura di HEALTH manager!).

Credo che ci sia un limite oltre il quale l’abnegazione e il senso di responsabilità non possano andare!

Questo lavoro abnorme a cui siamo sottoposti è divenuto insostenibile!

C’è un limite nel dover rispondere a chi continua a chiedere, chiedere sempre di più, chiedere sempre maggiori dettagli a fronte di un contesto amministrativo e politico che sembra non essere consapevole neanche delle cornici di fondo di quanto sta accadendo realmente nelle scuole.

Si è passata la soglia. Al Referente scolastico per il covid19 oggi viene chiesto di assumere un carico di lavoro non indifferente, giuridicamente e contrattualmente non riconosciuto, economicamente incerto poiché argomento di confronto in sede di contrattazione di istituto.

Oggi non è più possibile tacere!

Considerato il carico di lavoro espletato in questa prima parte dell’anno scolastico e che ci appare divenire ancora più oneroso di tempo, fatica e “dedizione” riteniamo la condizione di lavoro non più sostenibile alle condizioni date.

E poiché nel dibattito politico-sindacale abbiamo rilevato il silenzio delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali sul riconoscimento dell’importante lavoro svolto in favore della comunità scolastica comunichiamo che svolgeremo che non lasceremo la nave ma svolgeremo il nostro incarico esclusivamente in orario antimeridiano e nei giorni di servizio.

In attesa di segnali concreti e adeguati!

Rosolino Cicero (Ancodis)

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