I responsabili del disservizio scolastico sono premiati

Il DdL governativo, che la camera dei deputati ha votato, vede la scuola come una scatola nera: non è importante quanto avviene al suo interno, è sufficiente che l’output di sistema corrisponda alle attese.

Ben diverso sarebbe stato l’orientamento de “la buona scuola” se il campo del problema fosse stato studiato e se le norme vigenti fossero state assunte come vincolo.

Un caso, uno solamente basta a illuminare la scena scolastica.

In questi giorni gli studenti sostengono il colloquio dell’esame di terza media che “non deve consistere in una somma di colloqui distinti: ad esempio, le capacità di osservazione e di visualizzazione relative all’educazione artistica possono essere accertate anche nel corso di una conversazione su un tema di carattere letterario o scientifico”.

Capacità è la parola chiave: esprime la finalità del sistema educativo, meta che unifica tutti gli insegnamenti.

“Nella loro differenziata specificità le discipline sono dunquestrumento e occasione per uno sviluppo unitario, articolato e riccodi funzioni .. indispensabili alla maturazione di persone responsabili e in grado di compiere scelte”.

Il traguardo comune implica la messa a punto d’itinerari coordinati e convergenti.

Radicale il cambiamento che la sua introduzione induce: il lavoro dei docenti non può e non deve essere ancora considerato un’attività individuale.

Il significato di libertà d’insegnamento, baluardo della conservazione, cambia sostanzialmente.

Si trascrive l’art. 2 della legge 53/2003 lettera a) che formalizza la caratterizzazione del servizio scolastico: “È promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea”.

L’identificazione degli obiettivi formativi e di quelli educativi, l’unitarietà gestionale, la formulazione d’ipotesi d’intervento, il flusso informativo unificante l’attività degli organismi collegiali, la capitalizzazione degli scostamenti obiettivi-risultati sarebbero acquisiti se i dirigenti scolastici non avessero omesso di includere, negli ordini del giorno da loro stilati, i corrispondenti adempimenti obbligatori.

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024