“La ricerca è un lavoro. L’origami un Hobby”, con questo slogan i ricercatori italiani alzano la voce contro il Jobs Act. Il Dlgs 22 del 4 marzo 2015, infatti, uno dei decreti attuativi del Jobs Act ha introdotto una nuova forma di indennità di disoccupazione chiamata DIS-COLL, indirizzata a tutti i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti alla gestione separata presso l’Inps, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. Si ricorda che l’indennità DIS-COLL è riconosciuta ai lavoratori, che soddisfino congiuntamente i seguenti requisiti:
a) siano, al momento della domanda di prestazione, in stato di disoccupazione ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 (stato di disoccupazione);
b) possano fare valere almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno solare precedente l’evento di cessazione dal lavoro al predetto evento (accredito contributivo di tre mensilità);
c) possano fare valere, nell’anno solare in cui si verifica l’evento di cessazione dal lavoro, un mese di contribuzione oppure un rapporto di collaborazione di cui al punto 2.1 di durata pari almeno ad un mese e che abbia dato luogo ad un reddito almeno pari alla metà dell’importo che dà diritto all’accredito di un mese di contribuzione (requisito contributivo/reddituale).
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