I continui rinvii sul ddl per la riforma e le progressive riduzioni delle assunzioni “promesse” hanno avuto come conseguenza quella di far perdere la pazienza ai sindacati che adesso hanno deciso di proclamara la stato di agitazione dal 20 marzo prossimo.
Le richieste di Cgil, Cisl, Uil, Snals e FGU-Gilda sono relativamente semplici: rinnovare il contratto di lavoro, dare avvio alle assunzioni e aumentare gli investimenti sulla formazione.
I sindacati ricordano che “il contratto è scaduto da 6 anni, mentre nel frattempo il Governo congela gli scatti di anzianità e si propone di introdurre un confuso e farraginoso sistema di premialità che prevede aumenti stipendiali solo nel 2019”.
“Su salario, carriere, orari, professionalità – ribadiscono i sindacati – la sede di discussione e decisione dev’essere quella del rinnovo del contratto, da aprire immediatamente. Netta la nostra contrarietà al ritorno alla regolazione per legge del rapporto di lavoro, che deve continuare a essere disciplinato dal contratto per tutto il personale della scuola”.
Le critiche riguardano ovviamente ache il sistema di valutazione dei docenti: “Si affida al dirigente – denunciano i sindacati – un ruolo improprio, accentuandone le funzioni di controllo, del tutto fuori luogo in un campo, quello dell’azione pedagogico-didattica, in cui deve prevalere la dimensione della condivisione, della corresponsabilità, della cooperazione e collaborazione fra le diverse figure, per assicurare un’offerta formativa efficace e di qualità, attraverso il protagonismo dei docenti nella didattica e la valorizzazione delle funzioni di supporto organizzativo assicurate dal personale ATA”.
E così a questo punto per i sindacati non resta altro che la mobilitazione:
– dal 20 al 24 marzo azioni che coinvolgono le scuole e i territori a livello locale e regionale
– 25 marzo a Roma un incontro nazionaledi rappresentanti nelle scuole di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu, alla quale saranno invitati i rappresentanti dei gruppi parlamentari e dei partiti politici
– l’11aprileuna grande manifestazione nazionaledel personale della scuola a Roma.
La mobilitazione avrà un risvolto concreto anche nelle scuole dove dal 20 marzo all’11 aprile verrà attuata l’ astensione da tutte le attività aggiuntive.
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