Categorie: Politica scolastica

I sindacati iniziano i ricorsi contro la legge 107

I sindacati scuola impugneranno davanti al Tar del Lazio il decreto che esclude dalle immissioni in ruolo i docenti abilitati, in particolare quelli con i requisiti previsti dalla Corte di Giustizia Europea.

 
Infatti, i sindacati all’unisono fanno sapere che le prime iniziative legali contro la legge 107/2015, promosse da FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda, riguardano gli esclusi dal piano delle assunzioni.
Il DM 767 del 17 luglio 2015, in particolare all’art.2, individua i destinatari del piano straordinario di assunzioni in ruolo e, in applicazione di quanto prevede la legge 107/2015, esclude illegittimamente alcune tipologie di personale precario: molti lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla Corte – abilitazione più 36 mesi di servizio – il personale docente della scuola dell’infanzia escluso dai posti di potenziamento nonché il personale ATA.
Le Organizzazioni Sindacali, sostenute dai rispettivi uffici legali, impugneranno quindi il decreto ministeriale di fronte al Tar Lazio al fine di ottenerne l’annullamento nella parte in cui esclude le diverse categorie di docenti, chiedendo contestualmente il rinvio della legge 107/2015 alla Corte Costituzionale e il coinvolgimento della Commissione Europea rispetto alla violazione dei principi sulla stabilizzazione dei precari.
La prima azione legale si concentrerà sui motivi di illegittimità dei criteri previsti per evidenziare l’infondatezza sul piano giuridico, oltre che politico-sindacale, dell’operato dell’Amministrazione.
Rispetto agli altri profili oggetto di contestazione della legge 107/2015 – la mancata tutela della libertà d’insegnamento, la chiamata diretta, il cosiddetto merito e, novità di questi giorni, la revisione delle classi di concorso – si è dato mandato ai legali di procedere non appena disponibili i relativi provvedimenti attuativi.
Le Organizzazioni Sindacali ravvisano nella legge numerose incursioni in materia contrattuale, illegittime e sanzionabili, come affermato di recente dalla Corte Costituzionale, che daranno luogo ad ulteriori contenziosi.
Queste sono solo le prime azioni predisposte al fine di contrastare gli effetti negativi della legge 107/2015. Molte altre seguiranno a partire dalla ripresa delle attività scolastiche a settembre. Nel frattempo un nuovo appuntamento per un’iniziativa di carattere pubblico è fissato per l’11 settembre a Roma, dove avrà luogo un’assemblea unitaria delle RSU presso il Teatro Quirino. 
Redazione

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024