C’è anche il rilancio della scuola tra le richieste di stop alle misure di austerità chieste fatte il 18 luglio dai sindacati internazionali ai ministri delle Finanze e del Lavoro del G20. L’occasione per chiedere l’inversione di tendenza è il previsto incontro congiunto a Mosca dei ministri, fissato per il 19 luglio, per la prima volta nella storia del summit su iniziativa della presidenza russa.
È giunta l’ora, spiegano i sindacati internazionali, tra cui la Cgil, di dire basta “alle misure di austerità, sostenere la domanda e l’occupazione, investire in infrastrutture, istruzione e servizi pubblici di qualità, contrastare l’erosione delle basi imponibili e riformare i sistemi fiscali, fermare lo spostamento dei profitti delle multinazionali, rafforzare la contrattazione collettiva e fissare robusti salari minimi, agevolare l’accesso al credito delle Pmi”.
L’appello dei sindacati internazionali ha come obiettivo di influenzare le conclusioni delle riunioni ministeriali congiunte: le richieste dei rappresentanti dei lavoratori puntano, inoltre, a diventare una componente essenziale della dichiarazione e del piano di azione dei capi di Stato e di governo presenti al vertice G20 di San Pietroburgo, a inizio settembre.