Un incontro si è tenuto al Miur coi sindacati della scuola siciliana: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal per voce dei segretari regionali Graziamaria Pistorino, Francesca Bellia, Claudio Parasporo e Michele Romeo.
L’incontro, spiega un comunicato unitario, si era reso necessario dopo la totale chiusura della trattativa regionale conclusa con l’atto unilaterale del contratto a firma del Direttore Regionale dell’Ufficio scolastico regionale, che non aveva permesso deroghe di alcun tipo.
“Abbiamo riscontrato l’apertura del Ministero a discutere del tema dei posti di insegnante di sostegno in Sicilia, gli oltre 5 mila ancora da assegnare”, spiegano i sindacati e il capo Dipartimento si è riservato un approfondimento con la Ministra e in caso di risposta positiva, aprirà in tempi celeri un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico della Sicilia.
“La gravosa condizione dei docenti siciliani soprattutto per via delle pesanti ricadute del piano straordinario di assunzione della legge 107, ha alimentato la dolorosa emigrazione verso le province del nord Italia. In particolare, a fronte di una progressiva diminuzione degli organici della Sicilia – spiegano i sindacati -, si registrano oltre 5 mila disponibilità di posti di sostegno in deroga non fruibili per i trasferimenti, ma che potrebbero rappresentare un’autentica ‘manna’ per i docenti neo immessi nelle province del Nord Italia, possibilità negata dalla chiusura della contrattazione regionale”.
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“Tra i diversi problemi abbiamo sottolineato anche la difficoltà di quei docenti che, avendo avuto accesso ai corsi di specializzazione al sostegno presso le università siciliane, sarebbero potuti ritornare nelle sedi di provenienza ed offrire una prestazione professionale qualificata, nel corso dell’anno scolastico, agli alunni diversamente”.
“Auspichiamo – spiegano Graziamaria Pistorino segretario regionale Flc Cgil, Francesca Bellia Cisl Scuola, Claudio Parasporo Uil Scuola e Michele Romeo Confsal – , che nella prossima legge di stabilità venga riconosciuta la necessità di dare una risposta definitiva ai bisogni degli alunni diversamente abili, trasformando i posti in deroga in posti stabili utili sia alle immissioni in ruolo, ed eliminare finalmente la parola ‘Precari’ dal vocabolario della scuola siciliana, sia alla mobilità. Ci auguriamo inoltre che la Regione siciliana metta in campo finalmente le risorse finanziarie finalizzate ad aumentare la qualità dell’offerta formativa, del tempo pieno e delle infrastrutture scolastiche, per allineare la scuola siciliana al resto del paese”.
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