In data 2 novembre 2005, dalle organizzazioni sindacali FlcCgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, a firma, rispettivamente, dei tre segretari generali, Enrico Panini, Francesco Scrima, Massimo di Menna, è stato emanato un comunicato stampa da cui emergono critiche rispetto alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Tremonti, in merito ad un “generico e fumoso impegno” a chiudere i rinnovi contrattuali.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono che il contratto della scuola è già stato chiuso e che il Governo “… deve semplicemente mantenere gli impegni e procedere al pagamento”.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono che il contratto della scuola è già stato chiuso e che il Governo “… deve semplicemente mantenere gli impegni e procedere al pagamento”.
Inoltre: “Il contratto scuola deve avere il via libera per la firma definitiva dal Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo e in assenza di un atto preciso decideremo le iniziative di mobilitazione e di sciopero per fare arrivare rapidamente aumenti e arretrati nelle tasche dei lavoratori in quanto il contratto è stato firmato fin dal 22 di settembre.
Anche la Gilda, con un comunicato firmato dal suo coordinatore nazionale Alessandro Ameli, stigmatizza la mancata ratifica del contratto scuola da parte del Governo. Proclama, quindi, lo stato di agitazione e attiva le procedure di raffreddamento, in vista dell’eventuale azione di sciopero.
Lo Snals, a firma il segretario generale Gino Galati, invia una nota al Presidente Berlusconi e ai Ministri Moratti, Baccini e Tremonti, in cui si chiede al Governo di onorare “immediatamente l’Accordo del 22 settembre”.