I sinti e i rom di Torino dovranno pagare l’affitto al Comune

 
Il nuovo provvedimento prevede che le popolazioni di sinti e rom che vivono nei quattro campi sosta autorizzati della città versino al comune un affitto sull’abitazione equivalente a circa 4 – 8 euro per metro quadrato; la spesa annua si aggirerebbe dunque intorno ai 160 – 320 euro estendendosi le abitazioni su una superficie media di 40 mq.
L’assessore alle politiche sociali Marco Borgione spiega che l’affitto richiesto non sarà differenziato sulla base della situazione economica delle famiglie, ma rappresenterà una somma uguale per tutti.
Per ottenere la concessione, inoltre, le famiglie dovranno rispettare alcune condizioni, quali, ad esempio, non essere proprietari di un altro immobile, non essere assegnatari di una casa popolare, rispettare la frequenza obbligatoria dei bambini a scuola.
Aizo – rom e sinti Onlus condivide il principio ispiratore dell’iniziativa dell’assessore Borgione.
“Siamo convinti del fatto che un atteggiamento assistenzialistico non faccia crescere nessuno”, ha dichiarato sabato la nostra presidente dott.sa Carla Osella. Riteniamo giusto che le popolazioni nomadi abbiamo oneri economici legati agli spazi che occupano.
Abbiamo agito secondo questa visione anche a Collegno, dove, grazie alla mediazione di Aizo, le piazzole sono state pagate già da molti anni, con 16 milioni di lire a famiglia e la presa in carico da parte delle famiglie stesse della spesa per la luce.
Aizo ha inoltre chiesto all’assessore alla solidarietà sociale, Salvatore Rao, di farsi promotore di una richiesta verso i piccoli comuni vicini che potrebbero dare la loro disponibilità all’accoglienza di tre o quattro famiglie. Stiamo lavorando perché lo stesso tipo di soluzione, la concessione dunque, venga attuata anche dal comune di Chieri, comune in cui, per il momento, la situazione è più tesa, in quanto i rom hanno acquistato un terreno agricolo su cui non possono costruire nessun locale, perché non edificabile.
 
Aizo rom e sinti Onlus
Torino, 13 ottobre 2008
Redazione

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