I social-network? I manager li usano per migliorare la professione e ritrovare i compagni di scuola
I social-network sono un ambiente interattivo on line particolarmente apprezzato dai nativi digitali. Ma non solo. Secondo un’indagine di Adico, Associazione Italiana per il marketing, le vendite e la comunicazione, il social-network è spesso utilizzato anche per motivi puramente professionali, ad iniziare dalla verifica in tempo reale delle nuove opportunità lavorative: il 38% degli intervistati ha dichiarato esplicitamente che li utilizza per le ricerche di lavoro. E quasi la metà di questi, il 17%, ha dichiarato di essere riuscito ad ottenere di “fare un colloquio”. L‘indagine ha poi evidenziato che, come ci si aspettava, una bella fetta dei manager, il 40%, utilizza principalmente i social-network per “ricercare contatti o fare networking personale”. Il 17% prevalentemente “come passatempo”. Una piccola parte, il 7,5%, avrebbe come scopo principale quello di “ritrovare vecchi amici e compagni di scuola”. Magari per fare un resoconto degli ultimi vent’anni confrontandosi con gli amici, da cui si è partiti, della propria vecchia classe.
Sorprende anche la durata della connessione quotidiana i vari Facebook, Linkedin (in Italia i due più utilizzati), Twitter (cui però si connette appena l’1,1% dei nostri manager) e via dicendo: il 60% dei manager marketing intervistati ha dichiarato di “collegarsi” per “meno di un’ora al giorno”, il 25% per “meno di 2 ore al giorno” e il 5,6% da “3 a 5 ore al giorno”. Ciò accade prevalentemente dall’ufficio, per il 41% degli intervistati, o da casa per il 35,5%.
In conclusione, oltre il 70% degli intervistati ha valutato in generale i social-network un “fenomeno positivo” (56%) se non addirittura “molto positivo” (17,5%). Il 20% ha risposto in senso affermativo, ma con riserva (“poco”) ed appena l`1,8% li ritiene un fenomeno negativo. Conseguenza di tutto ciò è che il marketing manager è convinto che “se usati con accortezza i social network non sono una minaccia per la privacy aziendale” (72,4%). Eppure, un manager su due è d’accordo alla loro totale inibizione durante l’orario di lavoro. Insomma, largo all’utilizzo ma in ambiti opportuni.