Proprio quando si parla di scuola, però, Di Maio sembra non essere del tutto d’accordo. “Per la Presidente Boldrini i fondi risparmiati vanno a ricerca e istruzione. E’ una buona idea, ma si può discutere se si può invece dare credito alle piccole e medie imprese per rimettere liquidità nel meccanismo economico del nostro paese”.
Per Di Maio, “qualsiasi forma di crescita deve passare prima di tutto per la pubblica amministrazione che paga le imprese ed è per questo che dobbiamo recuperare fondi attraverso la spending review degli enti pubblici, rivedere le province, tagli ai costi, rivedere sprechi ovunque” evitando tagli lineari e occorre “mettere in moto un nuovo modello dell’economia, la green economy per esempio. Una nuova occasione di produttività sostenibile in questo paese”.
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