E poi ha dichiarato: “Una realtà, rimossa, spesso drammatica, prodotta dai devastanti tagli che vanno avanti da anni e sono stati confermati anche da questo governo. Colpiti, come sempre sono soprattutto i più deboli: i territori del mezzogiorno, l’istruzione tecnica e professionale, i ragazzi e le ragazze diversamente abili.
Un esempio clamoroso ci viene dall’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Adrano (CT), scuola coordinata dell’Istituto Superiore “Radice” di Bronte. Se non interverranno provvedimenti necessari, ma finora assenti, a giorni inizieranno le lezioni in una seconda classe formata da 24 alunni di cui ben 7 in condizioni di disabilità. Tra di essi un caso particolarmente grave, tanto da rientrare nel comma tre dell’’art.3 della legge 104.
Siamo di fronte ad una situazione intollerabile che preclude in partenza ogni intervento didattico, viola clamorosamente il principio del diritto allo studio delle persone con disabilità, chiaramente ribadito dalla Corte Costituzionale, ripropone la stagione delle classi differenziate, che la scuola italiana aveva archiviato molti anni fa, costruendo un modello d’integrazione scolastica che aveva trovato vasti riconoscimenti internazionali.
Chiediamo con forza che la vicenda di Adrano sia risolta immediatamente, chiediamo con forza che sull’integrazione scolastica si cambi registro complessivamente, in ogni aspetto (formazione di classi adeguate, garanzia di un congruo numero di ore di sostegno, presenza dell’assistenza igienico-sanitaria).
Il nostro impegno è quello di mantenere accesi i riflettori su una realtà che si presenta con contorni drammatici”
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