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I tempi di insegnamento in Europa: nuovo Rapporto Eurydice

La quantità di tempo di insegnamento a disposizione degli studenti è un fattore importante nel loro processo di apprendimento. La qualità dell’istruzione e il tempo disponibile per l’apprendimento possono avere un effetto positivo sul rendimento degli studenti e possono compensare le debolezze in altre aree come capacità o volontà degli studenti di apprendere.

Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto della rete Eurydice “Recommended Annual Instruction Time in Full-time Compulsory Education in Europe 2021-2021”.

L’indagine fornisce una panoramica dei tempi di istruzione minimi raccomandati per livello di istruzione e per quattro aree disciplinari principali (lettura; scrittura e letteratura; matematica; scienze naturali e scienze sociali) nell’istruzione obbligatoria generale in 37 Paesi europei. I dati si riferiscono ai requisiti minimi stabiliti per il curricolo obbligatorio dalle autorità competenti di 39 sistemi educativi per l’anno scolastico 2020/2021.

La ricerca ha mostrato come l’aumento della quantità di tempo di insegnamento assegnato a una disciplina specifica possa aiutare ad aumentare i livelli di interesse degli studenti e successivamente migliorare le prestazioni.

La correlazione tra tempo di istruzione e prestazione non è, tuttavia, univoca, ma devono essere presi in considerazione anche altri elementi, quali la qualità dell’istruzione e il tempo disponibile per l’apprendimento extrascolastico. La relazione positiva tra l’aumento del tempo di istruzione e il rendimento degli studenti è, in effetti, più evidente quando l’aumento è accompagnato da altri misure di sostegno e rivolte agli studenti svantaggiati, ad esempio, coloro che hanno un ambiente domestico meno favorevole per l’apprendimento.

Lara La Gatta

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