Categorie: Precari

I timori per i tagli si fanno sentire: supplenti, sindacati e Pd invocano il “salva precari”

L’anno scolastico si sta avviando verso la conclusione. E i 200mila precari della scuola già sono proiettati al futuro. Che per molti di loro si prospetta più incerto del solito: incombono, infatti, ancora altri tagli agli organici, derivanti dalla graduale entrata a regine delle riforme Gelmini, le riconversioni professionali del personale di ruolo e il dimensionamento scolastico. E ora c’è pure in agguato lo spettro dello Spending review, che tra i “sacrifici” da chiedere al comparto dell’Istruzione ripropone un ulteriore innalzamento del rapporto docenti-alunni. Il cui primo effetto sarebbe quello di cancellare ulteriori cattedre. E le possibilità di lavoro per i supplenti. I quali non si sa ancora se potranno contare sul “paracadute” del salva-precari, il modello di salvaguardia del punteggio e di assegnazione di circa metà dello stipendio in caso di mancata chiamata che da alcuni d’anni permette ad oltre 20mila di iscritti nelle graduatorie (docenti e Ata) di tamponare gli effetti della disoccupazione.
Sul web, attraverso i forum e le liste di discussione, in molti cominciano a chiedere la conferma del provvedimento (comunque riservato a coloro che negli ultimi anni sono stati occupati attraverso contratti di lunga durata). Anche i sindacati hanno cominciato a fare pressioni ai dirigenti ministeriali, in occasione degli ultimi incontri.
Ma non solo: nei giorni scorsi la Commissione Cultura della Camera ha ricevuto un’interrogazione parlamentare sulla necessità di confermare l’attuale “salva precari”. A presentarla è stata l’on. Alessandra Siragusa (Pd), che nell’occasione ha anche ricordato come le recenti riforme sulla scuola abbiano provveduto a ridurre la spesa pubblica senza però curarsi minimamente dell’impoverimento dell’offerta formativa e delle condizioni lavorative dei tanti precari della scuola. I quali, sostiene la deputata del Partito democratico, vanno sostenuti attraverso la tutela della loro continuità lavorativa, della maturazione del punteggio di servizio e della conferma del sussidio di disoccupazione. Di questi tempi, un anno fa, veniva approvato il d.l. 13 maggio 2011 n.70, che salvaguardava proprio queste richieste. Il provvedimento arriverà anche nel 2012?
Alessandro Giuliani

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