Proseguono le pronunce dei Tribunali del Lavoro in cui si afferma l’equivalenza del servizio svolto nelle scuole paritarie con quello nelle scuole statali, per quanto riguarda il calcolo del punteggio della mobilità.
Altre due sentenze lo confermano
Stavolta, a conferma di quanto affermato già in altre occasioni, le pronunce arrivano dai tribunali di Napoli e Potenza, che sottolineano ancora una volta come il servizio precario svolto dai docenti in una scuola paritaria deve essere considerato uguale a quello svolto in altra scuola statale, dati che si tratta in entrambi i casi di servizio pubblico. In particolare il tribunale di Napoli, con Ordinanza ex. art. 700 rg. 12166/18 ha disposto che “il sistema normativo così delineato introduce un principio generale alla stregua del quale affermare l’equivalenza del servizio prestato presso le scuole paritarie con quello reso presso le scuole statali”.
Stesse discriminazioni per la ricostruzione carriera
Il problema del mancato riconoscimento del servizio pre-ruolo nelle scuole paritarie si riflette anche nella ricostruzione della carriera. In tal senso, le sentenze del Tribunale di Enna numero 2944/2018 e numero 2945/2018, sono emblematiche, perchè viene affermato con decisione il riconoscimento degli insegnanti ad ottenere la valutazione del servizio pre – ruolo in scuola paritaria, non solo ai fini della mobilità, ma anche della ricostruzione di carriera e della
posizione stipendiale dagli stessi maturata.
Il Giudice siciliano aveva affermato che “non possono residuare dubbi circa l’illegittimità (…) della contestata disposizione di C.C.N.I. che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio di insegnamento svolto negli istituti paritari”. Ma non solo: la mancata attribuzione del punteggio maturato per il servizio precario avrebbe arrecato un pregiudizio irreparabile alla sfera patrimoniale, personale e familiare delle docenti interessate al contenzioso.
Ordinanza numero 2944/2018
Ordinanza numero 2945/2018