I vagabondaggi dei docenti per partecipare al concorso

Sono uscite!!! Finalmente sono uscite!!! Eccole le sedi dove dovrò sostenere le prove d’esame per il fantastico concorso 2016 per la scuola dell’infanzia e primaria. Apro il file e comincio a cercare il mio cognome, bene vedo che nella mia provincia ci sono numerose sedi di esame ma il mio nome nelle scuole siracusane non c’è ed allora con la funzione “trova” mi cerco:  ” Eccomi!!!”.

Ragusa il 30 maggio per primaria ore 8 e Milazzo (Me) il 31 per infanzia ore 8. Premetto che ci sono sedi di esame in ogni provincia ma hanno pensato bene di non tener conto del luogo di provenienza ma del criterio dell’ordine alfabetico riempiendo le sedi quasi a caso.

Comincio  a programmare questa meravigliosa due giorni. Da Siracusa a Ragusa ci sono 90 km, circa un’ora e mezza di strada, non vorrei fare una levataccia la mattina, decido di pernottare a Ragusa, prenoto l’albergo, c’è già il pienone, trovo posto, i primi 100 euro vanno via.

Il 30 farò l’esame, mi libererò non prima dell’ora di pranzo, uscirò e mi rimetterò in macchina, torno a casa? Come faccio , non posso , il 31 mattina alle 8 devo essere a Milazzo, sono 250 chilometri, la mattina da Siracusa dovrei alzarmi alle due  per partire alle tre , tre e mezza , per essere con un po’ di anticipo alla sede di esame. La soluzione migliore è, a questo punto,  ripartire da Ragusa dopo l’esame di primaria e incamminarmi alla volta di Milazzo. Dovrò prenotare un’altra stanza. Lo faccio subito: altri 100 euro mi salutano caldamente.

Finirò l’esame d’ infanzia ad ora di pranzo e rifarò 250 km verso casa. Keep calm.

Una cosa è certa non mi è andata benissimo con le sedi di esame,  faccio un giro sui social e mi rendo conto che c’è di peggio. Colleghi che da Palermo il primo giorno concorrono ad Avola vicino Siracusa e il secondo ad Alcamo e via così.

Saremo tutti riposati e sereni, con la mente lucida, senza stress né ansia alcuna, lasceremo  i figli ai nonni, i neonati saranno in macchina sbattuti da una parte all’altra della Sicilia ma che volete? Di cosa vi lamentate? Il criterio usato è stato uguale per tutti, come si dice mal comune mezzo gaudio.

Era chiedere troppo dividere i candidati per provincia di provenienza? Evidentemente sì, magari i laboratori informatici non sarebbero bastati usando tale criterio, pensiamo bene che ” a pensar male si fa peccato”, mi chiedo però se fosse altrettanto difficile mantenere le stesse sedi per ciascun candidato, visto la distanza di mezza giornata  per le due prove ,sia per l’esame di scuola primaria che per quello di scuola dell’infanzia? La risposta purtroppo è sotto gli occhi di tutti , chissà per quale arcano mistero anche questa scelta non è stata fatta.

C’è ancora una cosa da dire che il “gioco dei pacchi” non accade solo qui in Sicilia ma in tutte le regioni e non oso mettermi nei panni di chi ha deciso di provare questa ennesima lotteria in una regione del nord e che sarà sballottato a destra e a manca in un territorio completamente sconosciuto e senza mezzi propri .

Finirò augurando ai quasi 11000 candidati siciliani buon viaggio, me compresa. Prendetela con filosofia non sareste mai stati altrimenti a Lercara Friddi o a Santo Stefano di Quisquina, giochiamo al gioco del “fare finta” e scopriamo le bellezze della nostra Sicilia.

Il mio più grande ringraziamento va naturalmente al coordinamento di questo evento epocale, sarebbe inutile negare i meriti di una così grande  capacità organizzativa, sarà che sono nella scuola da anni ma devo dire che anche stavolta sono riusciti a stupirmi.

Fabiola Carbonaro

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