“Vigilare su una corretta applicazione della normativa vigente in merito alle attività alternative all’ora di religione cattolica”: “Ribadiamo che l’insegnamento delle attività alternative costituisce un servizio strutturale obbligatorio e necessario – sottolinea Bernardini – di cui è prevista la copertura finanziaria, per garantire la laicità, la parità e il diritto di scelta nell’Istruzione Pubblica”. L’iniziativa del moderatore fa seguito a un ordine del giorno del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste che si è concluso venerdì scorso a Torre Pellice (TO), che raccomandava il monitoraggio e l’intervento del Ministero a sostegno del diritto a un’offerta didattica qualificata per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento religioso cattolico. Da parte valdese e metodista – aggiunge Bernardini – “è forte l’aspettativa di una scuola pubblica, laica, inclusiva e multiculturale. Molto spesso il diritto di scelta chiama infatti in causa delicate questioni di identità culturale e religiosa”. Tema delicato e complesso che va oltre la questione delle attività alternative e per questo il moderatore auspica l’avvio “di un dialogo intenso e fruttuoso” tra la Tavola valdese e il Miur
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