L’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha modificato rapidamente e radicalmente il nostro lavoro di reporter.
Vent’anni fa nasceva il sito internet della nostra Casa Editrice, con una Banca Dati Normativa ampia e precisa, e con una sezione dedicata all’informazione scolastica.
La mia collaborazione con la “Tecnica della Scuola” risale proprio a quel periodo.
Sono passati solamente vent’anni ma in realtà i cambiamenti sono stati tanti, alcuni quasi inimmaginabili.
Inizialmente scrivevo 3-4 articoli e li inviavo con una mail alla redazione che, nei giorni successivi provvedeva a pubblicarli sul sito.
Non c’era ancora l’esigenza di pubblicare una notizia “in tempo reale”, non lo facevano neppure i siti dei grandi quotidiani nazionali.
La grafica era semplice, quasi spartana, anche perché bisognava tenere conto del fatto che non tutti disponevano all’epoca di connessioni veloci e quindi, per esempio, non era possibile usare immagini ad alta soluzione che avrebbero obbligato i navigatori a lunghe attese per “scaricare” completamente la pagina.
Era quella anche una fase in cui la concorrenza nella rete era modesta, non si parlava di social network e le notizie pubblicate 24 ore dopo il loro accadimento erano considerate “fresche”.
Nel decennio successivo la rete è mutata molto (banda larga, diffusione di PC con elevate prestazioni anche in rapporto al prezzo, ecc.) e la nostra Casa Editrice ha compreso da subito le possibilità che si aprivano: le nuove tecnologie che si stavano diffondendo avrebbero potuto consentire una gestione molto più rapida delle notizie.
Venne creato un portale molto più funzionale e cambiò poco per volta anche il modo di produrre e pubblicare le notizie.
Con il passare degli anni ho anche avuto l’opportunità di veder crescere una vera redazione di giornalisti e collaboratori, ciascuno ormai “specializzato” in un preciso settore in modo che venga garantita ai lettori una informazione di alta qualità, sempre aggiornata e mai banale e scontata.
Tanto che ormai spesso i nostri articoli vengono ripresi e segnalati dalla stampa nazionale (e non solo).
Il modello organizzativo di quattro lustri addietro è stato completamente rivisto, i giornalisti della redazione accedono direttamente all’area del sito in cui vengono inseriti gli articoli che diventano subito visibili ai lettori.
Per noi redattori il lavoro è diventato sicuramente più gratificante, ma al tempo stesso anche più delicato e di maggiore responsabilità.
L’uso dei social network comporta che in pochi minuti una qualunque notizia possa diventare “virale”: per me è bello sapere che nel giro di pochi attimi ciò che scrivo può arrivare a tanti lettori, ma questo mi impegna ogni volta a verificare l’accuratezza delle notizie che pubblico per la grande responsabilità che ho nei loro confronti.
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