I vincitori del Concorso Scuola 2016 chiedono all’attuale Ministro dell’Istruzione, on. Valeria Fedeli, di fornire risposte e soluzioni concrete e immediate per risolvere la loro paradossale situazione: destinatari di un diritto (quello al ruolo) che non viene loro riconosciuto.
L’effetto più evidente del Concorso 2016 è stato il creare una nuova fetta di precariato scolastico che, pur avendo dimostrato i propri meriti con il superamento di detto concorso, si trova esclusa dal mondo scolastico e del tutto ignorata dall’agenda politica nazionale, non ricevendo alcuna indicazione sull’intenzione di rispettare i vincoli posti in essere con la promulgazione del bando concorsuale.
La gran parte dei vincitori, infatti, pur avendo superato le dure prove concorsuali è ancora in attesa di convocazione, perché penalizzata dalle operazioni di mobilità straordinaria dei docenti di ruolo assunti fino all’a.s. 2015/16 (ex c. 108 art. 1 della L. 107/2015) che ha interessato anche quei posti che, da bando, erano destinati agli iscritti in GM.
I vincitori di concorso vivono, dunque, una situazione paradossale per la quale essi sono destinatari di un diritto (quello al ruolo) che non viene loro riconosciuto.
Va sottolineato che i vincitori sono a tutti gli effetti docenti abilitati all’insegnamento della propria disciplina, titolo conseguito grazie al superamento di altri concorsi (TFA, PAS, Concorso ordinario del 2000, Diploma magistrale e Laurea in Scienze della formazione primaria).
Si prospetta, poi, per il prossimo anno, un piano di mobilità similare che minerebbe ulteriormente le assunzioni dei vincitori. Né questi ultimi hanno trovato salde tutele nelle parole dell’ex ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che, sottolineando l’arco di validità triennale delle graduatorie di merito, ne ha rimandato l’assunzione ai prossimi anni (vedi dichiarazione pubblicata da Ansa il 10 settembre 2016 e il question time al Parlamento di mercoledì 14 settembre 2016).
Per questo, tenuto conto che, il c. 113 art. 1 della L. 107/2015 (che ha modificato l’art. 400 del T.U. 297/94) recita:
– lettera a) «i concorsi per titoli ed esami sono nazionali e sono indetti su base regionale, con cadenza triennale, per tutti i posti vacanti disponibili. (…). Le relative graduatorie hanno validità triennale a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello di approvazione delle stesse e perdono efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo e comunque alla scadenza del predetto triennio»;
– lettera i) «al comma 19, dopo le parole: “i candidati” sono inserite le seguenti: “dichiarati vincitori” e le parole “eventualmente disponibili” sono sostituite dalle seguenti “messi a concorso”»,
i vincitori del Concorso scuola 2016 chiedono alla nuova Ministra dell’Istruzione, On. Valeria Fedeli:
Gli scriventi restano in attesa di conoscere le determinazioni del MIUR nel merito delle richieste in oggetto.
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