Per consentire a tutti gli studenti di tornare il classe in presenza, occorrerà munirsi di mascherina e pure di green pass. Il problema fondamentale per il governo per ora riguarda appunto come convincere i docenti non ancora vaccinati a sottoporsi alla immunizzazione e se imporre il green pass a tutti , compresi gli studenti, per entrare a scuola.
Il pericolo maggiore riguarda per ora la diffusione della cosiddetta “variante Delta” del Covid, su cui Anthony Fauci, l’immunologo consulente del presidente americano Joe Biden , ha lanciato l’allarme dichiarando alla Cnn: “E’ un vero focolaio tra i non vaccinati. Questo è un problema, motivo per cui siamo là fuori praticamente a supplicare le persone non vaccinate di andare a farsi vaccinare. Il Covid 19 fa ora registrare un’ondata tra i non vaccinati”.
“Dal momento che abbiamo il 50 per cento del paese non completamente vaccinato, è un problema, soprattutto in presenza di una variante, come la Delta, che ha la straordinaria caratteristica di poter passare con grande efficienza e facilità da persona a persona. E sappiamo di avere molte, molte persone vulnerabili in questo paese che non sono vaccinate”.
Intanto i ragazzi dai 12 anni in su si stanno vaccinando ma ancora saremmo lontani per permettere un ritorno in classe senza rischi, considerato che è la più presente nelle fasce tra i 10 e i 19 anni e tra 19 e 29.
Intanto si fa sempre più strada l’idea che se la scuola risulterà vaccinata al 60%, docenti e studenti compresi, potrà permettersi di organizzare gli spazi e la frequenza in maniera più semplice.
Da qui pure la dichiarazione del sindacato dei Dirigenti nella persona di Attilio Fratta: “Propongo l’obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni”.
Spiega intanto il virologo Fabrizio Pregliasco: “Se l’obiettivo è la didattica in presenza possiamo considerare anche la possibilità del green pass a scuola stiamo assistendo ad una crescita continua e costante dei contagi. Il vaccino tra gli studenti può sostenere la continuità didattica. Ora serve un recupero della normalità poi, una volta stabilizzata la situazione, potrebbe esserci bisogno di richiami annuali del vaccino e, in quel caso, potrebbero essere coinvolti solo i pazienti fragili”
Non demorde invece il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza Coronavirus, che così a riposto a Repubblica: “Non facciamoci prendere dalle polemiche sul Green pass continuiamo a vaccinarci: è per il nostro bene, per il bene delle persone fragili e della comunità”.
“Per il benessere dei bambini e dei ragazzi è importante che la scuola sia in presenza. Per far ciò bisogna portare a vaccinare gli insegnanti, il personale non docente. I genitori devono però accompagnare i propri figli, quelli dai 12 anni in su, a vaccinarsi. È importante perché così si blocca la pandemia”.
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