Oggi avete ucciso la scuola pubblica. Oggi avete ucciso la libertà d’insegnamento.
Avete ucciso definitivamente la possibilità per ciascuno di noi insegnanti di fare bene, con passione e con dignità il nostro lavoro.
Oggi avete tradito gli insegnanti che avevano creduto (che ingenuità!) alle vostre parole di stima e di considerazione.
Oggi avete gettato nella più cupa disperazione una categoria di lavoratori che in passato aveva sempre sostenuto con passione il vostro partito.
Oggi avete sancito il passaggio dell’Italia da paese avanzato a un paese del terzo mondo.
Con che coraggio sbandierare un’attenzione verso la scuola se il documento di programmazione economica e finanziaria prevede una diminuzione degli investimenti sull’istruzione?
I vostri inganni vi si ritorceranno contro.