Home I lettori ci scrivono I voti possono insegnare la modestia

I voti possono insegnare la modestia

CONDIVIDI

Breaking News

April 07, 2025

  • Valditara: “Portiamo la scuola fuori dai fumi tossici del ’68, inquietanti episodi di delegittimazione dei docenti” 
  • La maestra su Onlyfans vuole tornare ad insegnare: “Mai violato il mio contratto”, nessun collega le ha mostrato solidarietà 
  • Sparatoria Marano di Napoli, uomo ucciso davanti una scuola all’orario di ingresso: genitori in fuga, panico anche tra i docenti 
  • Femminicidi, la madre di Sara Campanella vuole entrare nelle classi: vivrò per educare. Ma solo la scuola non basta 

A proposito della polemica su voti sì/voti no a scuola, vorrei proporre la seguente riflessione rifacendomi nientepopodimeno che al libro “Cuore”, il capolavoro di Edmondo De Amicis molto in voga fino a qualche anno fa ed ora piuttosto snobbato perché ritenuto demodé.

Mi riferisco all’episodio in cui il sovrintendente visita la scuola frequentata da Enrico Bottini e invece di dare la prima medaglia settimanale al “solito” De Rossi, la dà ad un altro allievo, mentre il secchione della classe – per l’appunto De Rossi – deve accontentarsi della seconda, che però – abituato com’è a primeggiare sempre – sdegnosamente rifiuta.

Tralasciando commenti sull’opportunità di assegnare le medaglie, un’abitudine che si è andata perdendo negli anni (quando frequentavo io le elementari, negli anni ’60, si usava ancora e qualche volta la medaglia l’ho presa anch’io), si deve però cogliere un messaggio dal seguito di questa storia: davanti al comportamento di De Rossi sia il sovrintendente sia il direttore lo rimproverano, ammonendolo che può capitare di non arrivare sempre primi e che bisogna umilmente riconoscere il valore altrui.

Quindi ben vengano i voti: possono insegnare la modestia ad alcuni e stimolare la volontà e l’amor proprio di altri.

Daniele Orla