Categorie: Personale

Ichino (Pd) fredda i prof: sull’orario di lavoro qualche ritocco ci sarà

La revisione dell’orario d’insegnamento degli insegnanti italiani va fatta. Certo, con tempi adeguati. E probabilmente nemmeno nelle dimensioni prospettate dal Governo, attraverso la prima bozza approvata dal Consiglio dei ministri e che tanto ha fatto discutere. Però la direzione è questa e non si può andare indietro. È questo il pensiero espresso da Pietro Ichino, senatore del Partito democratico e tra i più famosi giuslavoristi italiani, interpellato il 22 ottobre a margine di un convegno a Milano sulle norme relative alla scuola contenute nella legge di stabilità.
A proposito dell’ampliamento a 24 ore delle ore settimanali d’insegnamento, ha detto Ichino, “qualche ritocco ci sarà e credo che bisognerà pensare nel medio termine a forme di valutazione degli insegnanti per distinguere i trattamenti, sia sul piano economico sia normativo: già oggi ci sono gli insegnanti che fanno molto più di un tempo pieno e altri che fanno molto meno“. Cercando di interpretare la parole di Ichino, quindi, non si dovrebbe andare verso una stralcio della proposta delle 24 ore, ma verso un incremento più contenuto
La revisione dell’orario di lavoro, sempre secondo il senatore giuslavorista, coinvolgerebbe comunque anche altri comparti pubblici. “Questo – ha sottolineato Ichino – non è solo un problema della scuola, ma anche della giustizia e di altri settori“. Il riferimento è forse ai docenti universitari, anche loro ciclicamente additati come poco presenti sul fronte della didattica? E, in ogni caso, perchè si tenta di partire sempre dalla scuola, da cui perlatro negli ultimi quattro anni sono già state sacrificate tantissime risorse?
Più in generale parlando delle possibili modifiche alla legge di stabilità in Parlamento, Ichino ha concluso sostenendo che “il principio dei saldi invariati è un vincolo che conviene a tutti rispettare“. I risparmi chiesti alla scuola, non molto meno di 200 milioni di euro, dovranno quindi essere necessariamente prelevati dallo stesso comparto. Ai parlamentari spetterà proporre e votare da quale “voce”.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

18/07/2024

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024