Il 29 e il 30 gennaio l’unico gruppo italiano selezionato nella gara mondiale lanciata dall’ad di Tesla Motors, Elon Musk, raggiungerà una delle più grandi università degli Stati Uniti, per presentare l’idea Hyperloop in occasione del “Design Weekend”. Se questo sogno si avvicinerà alla realtà, il merito potrà essere attribuito anche a un gruppo di allievi ordinari di ingegneria della Scuola Superiore Sant’Anna e studenti dell’Università di Pisa. Hyperloop è una capsula che viaggia sospesa, all’interno di un tubo a bassa pressione.
Tecnicamente è basato su tecnologie esistenti: la capsula si sposta all’interno di un tubo svuotato d’aria a 10 pascal, grazie a un meccanismo di lievitazione. Così come per un aereo in alta quota, la capsula incontra meno resistenza.
L’aria rimanente di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore del tubo utilizzando un compressore, il che consente di raggiungere velocità incredibili fino ad arrivare a 760 mph (1.200 km/h), con pochissimo consumo di energia elettrica. Il tubo verrebbe montato su piloni a un’altezza di circa 7 metri con un impianto di imbarco e di sbarco nelle stazioni.
Un progetto che si propone di ribaltare completamente il ruolo dei trasporti nella vita pubblica, dove si vuole implementare, discutendo con colossi come Google, anche un sistema integrato di auto che si guidano da sole da casa alla stazione.
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